Tatuaggi Concorsi Militari

Tatuaggi Concorsi Forze Armate: in un’epoca in cui l’espressione personale attraverso i tatuaggi è sempre più diffusa e accettata nella società, le politiche relative ai tatuaggi ammessi e vietati nelle forze armate assumono un ruolo cruciale per chiunque aspiri a entrare in questo ambito.

L’obiettivo di questo articolo è di delineare chiaramente quali sono i tatuaggi proibiti e fornire indicazioni su come i potenziali candidati possano conformarsi alle normative vigenti, evitando così di compromettere le proprie possibilità di reclutamento.

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Tatuaggi Concorsi Forze Armate e di Polizia – Il Regolamento per ogni corpo militare e di polizia

Nel contesto dei concorsi militari e di polizia, dove ordine e disciplina sono pilastri fondamentali, avere tatuaggi potrebbe influenzare negativamente le possibilità di successo nel processo di arruolamento. Le Forze Armate e le Forze di Polizia adottano regole estremamente rigide riguardanti l’aspetto fisico e l’immagine personale, aspetti che giocano un ruolo decisivo nelle decisioni di reclutamento. È cruciale, quindi, comprendere come il mantenimento del decoro dell’uniforme e l’immagine esterna dei membri delle forze armate non debbano essere compromessi da tatuaggi o piercing.

Le norme relative ai tatuaggi nelle forze armate sono pensate per mantenere un’immagine di professionalità e neutralità, ma possono variare significativamente a seconda del paese e della specifica branca militare. Tatuaggi visibili che raffigurano simboli di odio, discriminazione o contenuti offensivi sono universalmente vietati, così come quelli che potrebbero essere considerati inappropriati o non conformi agli standard richiesti per l’immagine di un militare.

Una domanda frequente tra i potenziali candidati riguarda la possibilità di intraprendere una carriera nelle forze armate o di polizia nonostante la presenza di tatuaggi. In risposta, è fondamentale riferirsi alla Direttiva sulla Regolamentazione dell’applicazione di tatuaggi da parte del personale militare, un documento essenziale per chiarezza e comprensione delle linee guida ufficiali. Questa direttiva, emessa dallo Stato Maggiore dell’Esercito il 26 Luglio 2012, stabilisce criteri specifici che possono portare all’esclusione dai concorsi.

I criteri di inidoneità includono tatuaggi visibili in uniforme o quelli situati in aree coperte che, per dimensioni, contenuto, o natura, siano considerati deturpanti, contrari al decoro, o discredibili per le istituzioni. Resta quindi di fondamentale importanza esaminare attentamente ogni bando di concorso per eventuali disposizioni aggiuntive specifiche per ciascuna branca delle forze armate o di polizia.

La valutazione finale dell’idoneità, tuttavia, resta a discrezione della Commissione d’esame, indipendentemente dalle regolamentazioni sui tatuaggi. Per quanto riguarda i piercing, la regolamentazione menzionata proibisce categoricamente il loro uso in qualsiasi parte del corpo.

Esercito Italiano

La Regolamentazione sull’applicazione di tatuaggi ha stabilito chiare linee guida per il personale dell’Esercito, limitando storicamente la possibilità di avere tatuaggi o piercing visibili quando in divisa. Tuttavia, un significativo aggiornamento introdotto il 7 novembre 2023 ha aperto nuove porte per i candidati ai concorsi dell’Esercito Italiano desiderosi di servire, nonostante la presenza di tatuaggi.

Questa novità riguarda specificamente la modifica al bando di concorso per il reclutamento di 6200 Volontari in Ferma Iniziale (VFI), rivoluzionando il precedente divieto relativo ai tatuaggi “visibili con l’uniforme di servizio estiva”, incluso l’abbigliamento femminile con gonna e scarpe décolleté. La modifica consente ora ai candidati con tatuaggi sulle gambe di partecipare ai concorsi, ampliando significativamente l’accessibilità per numerosi aspiranti militari.

Nonostante questa apertura, resta ferma la posizione sull’inidoneità dei candidati che presentano tatuaggi considerati lesivi del decoro dell’uniforme o che minano alla dignità della condizione militare. Questa evoluzione nelle politiche di reclutamento segna un passo importante verso l’inclusività, pur mantenendo intatti i principi di decoro e dignità che definiscono le Forze Armate.

Tatuaggi Esercito

Aeronautica Militare

L’Aeronautica Militare italiana ha definito criteri specifici per la valutazione dei tatuaggi in relazione all’idoneità al servizio militare, come delineato nel documento “Procedure tecniche sulle modalità di valutazione dei tatuaggi per l’idoneità al servizio militare nei concorsi in Aeronautica Militare“, datato 5 maggio 2023. Queste linee guida sono essenziali per chi aspira a partecipare ai concorsi dell’Aeronautica e sottolineano il rigoroso codice estetico richiesto.

Per essere considerati idonei ai concorsi, i candidati non devono avere tatuaggi nelle seguenti aree del corpo:

  • Testa
  • Collo
  • Due terzi distali delle braccia (al di sotto della linea dell’inserzione del deltoide sull’omero)
  • Avambracci
  • Mani
  • Gambe
  • Dorso del piede (quest’ultima restrizione si applica specificatamente al personale femminile, in considerazione dell’uniforme che include le scarpe décolleté)

Il documento specifica inoltre che saranno esclusi dalla selezione quei candidati che, pur avendo tatuaggi in aree generalmente consentite, presentino opere il cui contenuto o la natura siano considerati discredibili per le istituzioni o indice di possibili anomalie della personalità, valutate attraverso visite psichiatriche e test psicodiagnostici adeguati.

L’Aeronautica Militare ha emesso anche direttive per i candidati che decidono di rimuovere i propri tatuaggi. Per essere ritenuti idonei dopo la rimozione, è necessario che il candidato abbia completato l’intero programma di rimozione del tatuaggio e che non vi siano segni visibili residui. Inoltre, eventuali discromie (variazioni di colore della pelle) o cicatrici risultanti dal trattamento di rimozione non devono essere di grado deturpante o esteticamente significativo.

Queste politiche riflettono l’impegno dell’Aeronautica Militare nel mantenere standard elevati di decoro e professionalità, assicurando che l’aspetto dei suoi membri rispecchi i valori e l’integrità dell’istituzione.

Tatuaggi Aeronautica

Marina Militare

Nel processo di selezione per i concorsi della Marina Militare, uno degli aspetti cruciali riguarda la presenza di tatuaggi. È imperativo che i candidati non abbiano tatuaggi visibili nelle aree del corpo che rimangono scoperte dall’uniforme standard, dettagli su queste specifiche sono consultabili direttamente sulla pagina ufficiale della Marina Militare.

Durante la visita medica generale, la commissione incaricata degli accertamenti psico-fisici eseguirà una valutazione approfondita, considerando inidonei quei candidati i cui tatuaggi possano essere giudicati deturpanti, lesivi del decoro dell’uniforme o della dignità della condizione militare. In aggiunta, un’attenzione particolare viene riservata ai tatuaggi che potrebbero indicare una personalità abnorme, valutazione che si svolgerà attraverso una visita psichiatrica dedicata e l’uso di test psicodiagnostici appropriati.

Arma dei Carabinieri

L’accesso ai concorsi dell’Arma dei Carabinieri impone regole stringenti in merito ai tatuaggi, vietando categoricamente la presenza di tatuaggi visibili indipendentemente dalla tipologia di uniforme indossata, inclusa quella ginnica. Questo criterio sottolinea l’importanza di mantenere un’immagine professionale e conforme ai valori dell’Arma in ogni contesto.

Le aree del corpo dove i tatuaggi sono assolutamente proibiti includono:

  • Testa
  • Collo
  • Due terzi distali delle braccia (al di sotto della linea dell’inserzione del deltoide sull’omero)
  • Avambracci
  • Mani
  • Gambe (specificatamente al di sotto della rotula anteriormente, intorno alla cavità poplitea posteriormente, e al di sopra dei malleoli)

Per ulteriori dettagli, è possibile consultare il documento ufficiale dell’Arma dei Carabinieri che specifica le zone esatte del corpo soggette a divieto di tatuaggi, fornendo una base di riferimento per le norme tecniche degli accertamenti psicofisici.

Nonostante le restrizioni per le aree visibili, è permesso avere tatuaggi nelle zone del corpo generalmente coperte dall’uniforme, a condizione che questi non veicolino messaggi di discriminazione o contenuti che possano in qualsiasi modo portare discredito all’Arma dei Carabinieri.

Tatuaggi Carabinieri

Polizia di Stato

Per chi aspira a unirsi alla Polizia di Stato, è fondamentale comprendere le politiche relative ai tatuaggi delineate nei bandi di concorso. I tatuaggi visibili al di fuori dell’uniforme, inclusi quelli sugli arti superiori non coperti da una maglietta a manica corta, sono considerati motivo di esclusione dal processo di selezione.

Per un’indicazione dettagliata delle divise e delle coperture previste, è possibile consultare le specifiche sulla pagina dedicata alle uniformi della Polizia di Stato.

Le aree del corpo in cui i tatuaggi sono espressamente proibiti comprendono:

  • Testa
  • Collo
  • Braccia
  • Mani

Tuttavia, è importante notare che i tatuaggi situati sulle gambe possono essere accettati, purché non siano ritenuti deturpanti o indicativi di una personalità abnorme. Anche i tatuaggi che, benché coperti dall’uniforme, si trovino in posizioni o abbiano contenuti tali da essere considerati deturpanti o indice di problematiche di personalità, saranno motivo di inidoneità al servizio nella Polizia di Stato.

Tatuaggi Polizia di Stato 3
Tatuaggi Polizia di Stato 1
Tatuaggi Polizia di Stato 2

Vigili del Fuoco

Nel panorama delle restrizioni sui tatuaggi applicate ai concorrenti delle Forze Armate e della Polizia, come si posizionano i Vigili del Fuoco riguardo questa tematica? Rispetto ai corpi militari e di polizia, le normative per i Vigili del Fuoco presentano un approccio leggermente meno rigido, ma ciò non significa che non esistano criteri specifici da rispettare.

Conformemente all’articolo 8 del Regolamento di servizio del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (CNVVF), emanato sotto l’articolo 140 del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, è richiesto al personale di adeguare il proprio aspetto esteriore in modo tale da garantire l’uso efficace dell’elmo e degli altri dispositivi di protezione individuale. Questo implica che qualsiasi elemento che possa interferire con la corretta funzionalità o con l’assetto estetico e formale dell’uniforme, come i tatuaggi estesi e visibili, è considerato non conforme alle normative vigenti.

Sebbene i Vigili del Fuoco non siano soggetti a un divieto assoluto sui tatuaggi come in altri corpi di sicurezza, è chiaro che qualsiasi tatuaggio che alteri significativamente l’aspetto o l’integrità dell’uniforme e dei dispositivi di protezione individuale potrebbe rendere il candidato non idoneo. Queste disposizioni sottolineano l’importanza di mantenere un’immagine professionale che non comprometta in alcun modo l’efficacia o la sicurezza delle operazioni di soccorso.

Tatuaggi Concorsi Militari e di Polizia: normativa su rimozione e simboli proibiti

Tatuaggi Proibiti nei Concorsi Militari e di Polizia

Nel contesto dei concorsi militari e di polizia, alcuni tatuaggi sono categoricamente vietati, indipendentemente dalla loro posizione sul corpo, anche se nascosti dalle divise. Queste restrizioni includono:

  • Tatuaggi osceni: che presentano contenuti libidinosi, offensivi per il pudore, la decenza e il decoro comune, risultando volgari e ripugnanti.
  • Tatuaggi con riferimenti sessuali: simili ai precedenti, ma specificatamente discriminanti verso una o più persone in base alle tendenze sessuali.
  • Tatuaggi razzisti o di discriminazione religiosa: che esaltano una religione, nazionalità, etnia o razza a discapito di altre, o che discriminano basandosi su queste caratteristiche.
  • Tatuaggi che possono portare discredito alle Istituzioni della Repubblica Italiana e alle Forze Armate: che mostrano resistenza o contestazione alla legge italiana, ai principi costituzionali, o incitano odio, delinquenza e violenza.

Rimozione Tatuaggi

I tatuaggi visibili possono essere un ostacolo per l’accesso ai concorsi militari e di polizia. La rimozione di un tatuaggio rappresenta una potenziale soluzione, sebbene non garantisca automaticamente l’idoneità. Secondo la Direttiva dello Stato Maggiore dell’Esercito, l’esito estetico della rimozione di un tatuaggio potrebbe non essere considerato soddisfacente dalla Commissione di valutazione. È cruciale che ogni tatuaggio sia completamente rimosso prima della partecipazione alla fase di selezione del concorso.

È importante notare che non è possibile richiedere la riammissione al concorso in caso di esclusione dovuta alla presenza di tatuaggi in zone vietate, anche avviando immediatamente le procedure di rimozione.

Queste linee guida evidenziano l’importanza di valutare attentamente la visibilità e il contenuto dei propri tatuaggi rispetto alle normative vigenti nei concorsi militari e di polizia, sottolineando la necessità di rispettare i principi di decoro e professionalità richiesti da queste istituzioni.

Le guide dei Concorsi Militari e di Polizia

Dopo aver approfondito le regole sui tatuaggi nei concorsi per le Forze Armate e la Polizia, potrebbero interessarti le seguenti guide riguardanti i concorsi in questo settore.

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1 Commento

  1. Vorrei sapere anche se il ruolo svolto è tecnico psicologo ho problemi per tatuaggi sulle braccia?
    Qualcuno sa darmi una risposta?

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