Incarichi Ministero Giustizia 2023 – Selezione per psicologi e criminologi

scopri subito tutti i dettagli

Tempo di lettura stimato: 6 minuti

Incarichi Ministero Giustizia 2023 -  Selezione per psicologi e criminologi

Nel 2023, il Ministero della Giustizia sta cercando di assumere psicologi, criminologi e mediatori culturali qualificati, per una serie di incarichi importanti. Per candidarsi, è necessario essere in possesso della laurea specifica e fare domanda entro il 3 Marzo 2023.

Prima di mostrarti come funziona la procedura, ci preme ricordarti che per restare aggiornato sugli Incarichi Ministero Giustizia 2023 ti basta attivare le relative notifiche sul ChatBot Telegram. Inoltre, per conoscere gli altri candidati puoi invece iscriverti al gruppo Facebook e/o al gruppo Telegram.

Se le selezioni del Ministero della Giustizia non ti interessano, puoi sempre dare un’occhiata ai Concorsi nel Ministero della Giustizia o agli altri bandi in scadenza.


Incarichi Ministero Giustizia 2023 – Come funziona e come partecipare

Posti e profili disponibili

Quali sono gli incarichi previsti?

Sono previsti incarichi di: Esperti psicologi, criminologi e mediatori culturali.

Inoltre, potresti essere interessato alla guida su come diventare psicologo.

Come si procederà nel dettaglio?

La selezione è finalizzata a formare un elenco, relativo alla Corte di Appello di Venezia, Trieste e Trento, dal quale attingere per incarichi, in regime di consulenza e senza rapporto di pubblico impiego, da svolgersi presso gli Istituti Penitenziari della regione Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.

Quali saranno le sedi di lavoro?

Le attività lavorative saranno svolte presso gli Istituti Penitenziari delle regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.

Requisiti di partecipazione

Ci sono i limiti di età per poter partecipare?

Sì, è richiesto avere un’età superiore ad anni 25 e inferiore ad anni 70.

Qual è il titolo di studio richiesto?

In base al profilo, è richiesto il possesso di:
– laurea in psicologia (magistrale o vecchio ordinamento);
– laurea magistrale specialistica in mediazione culturale o in alternativa laurea magistrale o vecchio ordinamento seguita da uno dei seguenti titoli: master di I livello di mediatore culturale; master di II livello di mediatore culturale o dottorato di ricerca attinente la qualifica di mediatore culturale;
– specialistica in scienze criminologiche o laurea magistrale o vecchio ordinamento seguita da uno dei seguenti titoli: corso/diploma di specializzazione in criminologia o scienze psichiatriche forensi; master di II livello in criminologia.

Quali sono gli altri requisiti di partecipazione?

In base al profilo sussistono altri requisiti fondamentali, per gli psicologi:
– abilitazione all’esercizio della professione di psicologo;
– iscrizione all’Albo professionale degli psicologi;
– possesso di partita I.V.A. o dichiarazione di apertura della stessa in caso di conferimento dell’incarico.

Per quanto riguarda i mediatori culturali e criminologi invece, è richiesto:
– possesso di partita I.V.A. o dichiarazione di apertura della stessa in caso di conferimento dell’incarico.

Selezione incarichi

Come funziona la selezione?

La selezione degli esperti avverrà sulla base del superamento di un colloquio d’idoneità e della valutazione dei titoli.

In cosa consiste il colloquio?

Il candidato dovrà, altresì, sostenere un colloquio dinnanzi alla Commissione in modo da verificarne l’idoneità circa i seguenti temi:

– Principali riferimenti teorici inerenti alla devianza, alla vittimologia e alla criminalità;
– Criteri diagnostici delle principali malattie psichiatriche di frequente osservazione nei detenuti (psicopatia, disturbo antisociale di personalità, etc.) e riferimenti teorici riguardo all’impatto di queste sulla vita carceraria e rapporti con gli altri detenuti.
– Principali riferimenti teorici inerenti la criminologia: fenomenologia dei crimini e dei criminali (la delinquenza per classi d’età, la delinquenza femminile, la delinquenza sottoculturale, criminalità organizzata, delitti sessuali, correlazioni tra famiglia e delinquenza, delinquenza e flussi migratori), la recidività (persistenza antisociale e recidivismo criminale), la perdizione del comportamento criminoso).
– Principali riferimenti inerenti la criminologia clinica: problemi alla base della criminalità e dell’individuo coinvolto in atti antisociali, criminali e violenti, maturità dell’autore di reato minorenne.
– Riferimenti alle specifiche tecniche professionali per l’osservazione e il trattamento dei detenuti e degli internati (colloquio clinico, test psicopatologici e clinici, etc.).
– Riferimenti agli aspetti generali del lavoro interdisciplinare e interprofessionale (lavoro d’equipe, lavoro del gruppo di osservazione e trattamento).
– Principali riferimenti teorici riguardanti la pena e il suo scopo: programmi preventivi, trattamenti risocializzativi, di responsabilizzazione, di recupero sociale e reinserimento nella comunità, misure di sicurezza.
– Teoria e tecnica di mediazione culturale, principi fondamentali di pedagogia interculturale e psicologia dell’immigrazione e dell’inclusione, principi legislativi di diritto nazionale in materia di tutela dei diritti di cittadinanza, asilo e immigrazione.
– Legge recanti le norme sull’Ordinamento Penitenziario con particolare riferimento alle attività di osservazione e trattamento, misure alternative alla detenzione e alla risocializzazione dei soggetti detenuti e internati, ai consigli di disciplina integrati.
– Cenni sul Regolamento di Esecuzione;
– Cenni in materia di tossicodipendenti.

Quali sono i titoli valutabili?

l punteggio è attribuito, in ragione del curriculum vitae, in base ai seguenti titoli, diversi dai requisiti prescritti ai fini dell’ammissione alla selezione:
– Tirocinio post lauream presso Istituti Penitenziari;
– Stage attinente al profilo svolto presso Pubbliche Amministrazioni compresa l’Amministrazione Penitenziaria o presso Enti privati accreditati dalla Regione;
– Master di primo livello attinente al profilo;
– Master di secondo livello attinente al profilo;
– Corso/diploma di specializzazione, attinente al profilo;
– Dottorato di ricerca attinente al profilo;
– Pubblicazioni realizzate su riviste scientificheattinenti al profilo;
– Conoscenza di una lingua straniera certificata secondo quanto previsto dal Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue.

Come inoltrare la domanda e dove scaricare il bando

Come si inoltra la domanda?

Esclusivamente a mezzo di PEC all’indirizzo: prot.pr.padova@giustiziacert.it con la compilazione del seguente modello.

Per poter partecipare dovrai inoltre possedere una PEC intestata a te: per scoprire come attivarla velocemente in 30 minuti leggi questa pagina.

Dove posso consultare l’avviso di selezione?

Da qui puoi scaricare, e consultare l’avviso:
Incarichi Ministero della Giustizia.

Entro quale data è possibile partecipare?

Entro il 3 Marzo 2023.

Selezioni Ministero della Giustizia – Aggiornamenti e gruppi di studio

Per restare aggiornato sulla selezione del Ministero della Giustizia:

Altri concorsi in scadenza o di prossima uscita

Oltre agli Incarichi nel Ministero della Giustizia, potrebbero interessarti anche i seguenti concorsi in primo piano oppure i prossimi bandi in uscita.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.