
I Mediatori Familiari svolgono un ruolo cruciale nel facilitare la comunicazione e la negoziazione tra i membri della famiglia, contribuendo a raggiungere accordi pacifici senza ricorrere a procedure giudiziarie.
Ti spiegheremo come diventare Mediatore Familiare e quali sono i percorsi da intraprendere per lavorare in questo settore.
Se Diventare Mediatore Familiare non ti interessa, puoi sempre dare un’occhiata alle altre Aziende che assumono o alle nostre guide “Come diventare“.
Diventare Mediatore Familiare
Scopriamo la professione
Un Mediatore Familiare è un professionista che aiuta le famiglie a risolvere conflitti e dispute attraverso la comunicazione e la negoziazione, senza ricorrere a procedure giudiziarie.
I suoi compiti principali includono facilitare la comunicazione tra i membri della famiglia, aiutare a trovare soluzioni ai problemi, e promuovere l’accordo tra le parti coinvolte.
Le sfide possono includere la gestione delle emozioni delle famiglie coinvolte, la mediazione di situazioni ad alta tensione, e la necessità di mantenere la neutralità e l’imparzialità.
I Mediatori Familiari possono trattare una vasta gamma di dispute familiari, tra cui divorzi, questioni di custodia dei figli, eredità, conflitti tra fratelli, problemi tra genitori e adolescenti, e molto altro.
Le tendenze attuali includono un aumento della domanda di servizi di mediazione familiare, la crescita delle opzioni online per la mediazione virtuale, e un maggior riconoscimento dell’importanza della mediazione come soluzione per i conflitti familiari.
Requisiti e Competenze
La formazione richiesta varia da regione a regione, ma di solito si richiede un diploma di laurea, corsi di formazione specifici in mediazione familiare e la certificazione da parte di un’organizzazione riconosciuta.
Le competenze chiave includono l’empatia, la capacità di ascolto attivo, la gestione dei conflitti, la neutralità, e la capacità di comunicare in modo efficace.
Le competenze di comunicazione chiave includono l’ascolto attivo, la capacità di fare domande aperte, la chiarificazione delle informazioni, la gestione delle emozioni e la capacità di comunicare chiaramente e in modo empatico.
In genere, per diventare un Mediatore Familiare è necessario avere almeno una laurea in un campo correlato come psicologia, servizi sociali, diritto o counseling. Tuttavia, i requisiti specifici possono variare a seconda della giurisdizione.
Molte giurisdizioni richiedono un certo numero di ore di formazione pratica o di stage supervisionati prima di poter ottenere la certificazione come Mediatore Familiare.
La mediazione familiare è un processo che richiede competenze specifiche e una formazione adeguata. I professionisti che si occupano di mediazione familiare devono possedere una solida preparazione teorica e pratica, che li renda in grado di gestire situazioni complesse e delicate con sensibilità e professionalità.
Formazione
La durata della formazione può variare, ma in genere richiede da alcuni mesi a un paio d’anni, a seconda del programma di formazione scelto.
Il processo di formazione tipico comprende l’ottenimento di una laurea in un campo correlato come psicologia, servizi sociali o diritto, seguito da corsi di formazione specifici in mediazione familiare. La formazione pratica, l’osservazione di casi reali e la partecipazione a esercitazioni di mediazione sono solitamente inclusi nel percorso di formazione.
Organizzazioni riconosciute a livello nazionale o regionale, come l’Associazione Italiana per la Mediazione Familiare (Aimef) in Italia, offrono programmi di certificazione. È importante verificare quali organizzazioni sono riconosciute nella tua area.
I Mediatori Familiari possono partecipare a workshop, seminari e corsi di formazione continua per migliorare le loro competenze. Possono anche cercare mentori o supervisori esperti.
I Mediatori Familiari possono scegliere di specializzarsi in specifici tipi di dispute familiari, come divorzi, custodia dei figli, eredità, conflitti tra generazioni o adozioni. Questa specializzazione può richiedere ulteriori formazioni.
Carriera
I Mediatori Familiari possono lavorare in studi privati, organizzazioni non profit, servizi sociali, e persino nel settore legale. Possono anche scegliere di specializzarsi in specifici tipi di dispute familiari.
Il guadagno di un mediatore familiare può variare notevolmente in base a diversi fattori, come la complessità dei casi trattati, il numero di sedute necessarie per raggiungere un accordo e la modalità di lavoro (ad esempio, se lavora in autonomia o come dipendente).
Le tariffe per una singola seduta di mediazione familiare possono variare tra 70 e 100 euro. Tuttavia, secondo il Decreto Ministeriale 151/2023, il compenso per ogni incontro può essere compreso tra 80 e 160 euro, a seconda della complessità e della conflittualità del caso. Inoltre, ciascuna parte coinvolta nella mediazione può dover pagare un minimo di 40 euro per ogni incontro, oltre agli oneri di legge.
Il guadagno mensile di un mediatore familiare può partire da circa 1.000 euro e, con l’esperienza, può superare i 7.000 euro al mese. Secondo dati più recenti, lo stipendio medio annuo per un mediatore familiare in Italia è di circa 36.576 euro, che si traduce in un reddito mensile di 3.048 euro.
La ricerca di lavoro può avvenire attraverso annunci online, reti professionali, e collaborazioni con altri professionisti del settore legale o sociale. La partecipazione a conferenze e seminari può anche aiutare a fare conoscenze nel settore.
La mediazione familiare può essere praticata sia a tempo pieno che part-time. Molti Mediatori Familiari iniziano con attività part-time e passano a tempo pieno man mano che costruiscono la loro reputazione e clientela.
Gli avanzamenti di carriera possono includere diventare supervisori di altri Mediatori Familiari, lavorare in ruoli di gestione in organizzazioni di mediazione familiare o aprire uno studio di mediazione privato.
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