Guida completa alle graduatorie concorsuali nella Pubblica Amministrazione: durata, scorrimento, voto numerico e novità normative
La normativa italiana sui concorsi pubblici ha subito significative trasformazioni nel corso del 2025, con interventi legislativi e giurisprudenziali che hanno ridefinito le regole sulle graduatorie concorsuali. Dal ripristino della validità triennale per gli Enti Locali alla sospensione temporanea della norma taglia idonei, passando per i chiarimenti sulla validità del voto numerico: questo articolo offre un quadro completo e aggiornato per candidati e amministrazioni.
Le graduatorie rappresentano il cuore del sistema di reclutamento nella Pubblica Amministrazione italiana. Comprendere le regole che ne disciplinano la validità temporale, le modalità di scorrimento e i criteri di valutazione è fondamentale per chi aspira a un impiego pubblico. Le recenti innovazioni normative hanno introdotto maggiore flessibilità per le amministrazioni e nuove opportunità per i candidati idonei.
In questa guida analizzeremo tutti gli aspetti essenziali delle graduatorie concorsuali: dalla durata differenziata tra Enti Locali e altre amministrazioni, alle modalità di utilizzo delle graduatorie da parte di enti diversi, fino alle disposizioni sulla trasparenza e protezione dei dati personali introdotte dal Garante Privacy. Un vademecum indispensabile per orientarsi nel panorama del pubblico impiego.
Nuove Regole, Validità di Voto e Funzionamento nel 2026
⏱️ Validità Temporale delle Graduatorie Concorsuali
La durata delle graduatorie rappresenta un elemento cruciale del sistema di reclutamento pubblico, poiché determina il periodo entro cui le amministrazioni possono attingere ai candidati idonei per coprire i posti vacanti.
Validità Triennale per gli Enti Locali
Con l’entrata in vigore del Decreto Legge n. 25/2025 (Decreto PA), convertito in Legge n. 69/2025, è stata ripristinata la validità triennale delle graduatorie concorsuali per gli Enti Locali. Questa disposizione rappresenta un ritorno alla disciplina originariamente prevista dall’articolo 91, comma 4, del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo Unico degli Enti Locali).
I tre anni vengono calcolati a decorrere dalla data di pubblicazione della graduatoria definitiva. La norma si applica a tutte le graduatorie degli Enti Locali in corso di validità al 15 marzo 2025, data di entrata in vigore del Decreto PA. Le graduatorie ancora valide a quella data hanno visto automaticamente estendersi la loro durata da due a tre anni.
Validità Biennale per le Altre Amministrazioni
Per le amministrazioni centrali dello Stato, le regioni (esclusi gli aspetti di competenza locale), le province autonome e gli altri enti pubblici non locali, continua ad applicarsi la validità biennale stabilita dall’articolo 35, comma 5-ter, del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Testo Unico sul Pubblico Impiego).
| Tipologia Ente | Validità Graduatoria | Riferimento Normativo |
|---|---|---|
| Comuni, Province, Città metropolitane | 3 anni | Art. 91 D.Lgs. 267/2000 |
| Ministeri e Agenzie statali | 2 anni | Art. 35 D.Lgs. 165/2001 |
| Regioni (competenze non locali) | 2 anni | Art. 35 D.Lgs. 165/2001 |
| Enti pubblici non economici | 2 anni | Art. 35 D.Lgs. 165/2001 |
📅 Decorrenza della Validità e Modifiche delle Graduatorie
Un aspetto cruciale riguarda l’individuazione del momento esatto da cui inizia a decorrere il termine di validità della graduatoria. La giurisprudenza amministrativa ha fornito importanti chiarimenti attraverso diverse sentenze del Consiglio di Stato.
Il Principio della Novazione
Con la sentenza n. 7579 dell’8 ottobre 2025 (Sezione III), il Consiglio di Stato ha stabilito che l’unico atto idoneo a far decorrere una nuova data di validità di una graduatoria è un provvedimento di annullamento e sostituzione della stessa. Semplici rettifiche che non modificano in modo sostanziale la struttura o l’ordine della graduatoria non comportano il rinnovo del termine di validità.
📌 Esempio pratico: Se un’amministrazione corregge un errore di battitura o di calcolo che non sposta significativamente le posizioni in graduatoria, la data di scadenza resta quella originariamente fissata. Solo se l’amministrazione annulla formalmente la vecchia graduatoria e la sostituisce con un nuovo atto che ne cambia sostanzialmente la struttura, si può parlare di una “novazione” che fa decorrere un nuovo termine.
Riammissione di Candidati Esclusi
La sentenza n. 7911 dell’8 ottobre 2025 (Sezione VII) ha precisato che anche l’integrazione di una graduatoria a seguito della riammissione di un candidato escluso per decisione del giudice costituisce una rettifica formale e non una riformulazione sostanziale. La data di decorrenza resta ancorata a quella originaria di approvazione.
Questo orientamento giurisprudenziale tutela il principio di certezza del diritto e il buon andamento dell’amministrazione, impedendo alle PA di aggirare i termini di validità attraverso modifiche formali.
⚠️ La Norma Taglia Idonei: Sospensione e Prospettive 2026
La cosiddetta “norma taglia idonei” rappresenta uno degli aspetti più discussi della disciplina delle graduatorie concorsuali. Questa disposizione limita il numero di candidati che possono essere considerati idonei nelle graduatorie finali.
Il Contenuto della Norma
La norma stabilisce che nei concorsi pubblici sono considerati idonei i candidati collocati nella graduatoria finale dopo l’ultimo candidato vincitore, in numero non superiore al 20% dei posti messi a concorso. In caso di rinuncia all’assunzione, mancato superamento del periodo di prova o dimissioni entro sei mesi, l’amministrazione può procedere allo scorrimento solo entro questo limite.
La Sospensione Temporanea (2024-2025)
Il Decreto PA 2025 ha previsto una sospensione temporanea della taglia idonei. L’articolo 4, comma 9, ha stabilito che la norma non si applica alle graduatorie approvate negli anni 2024 e 2025, mentre la conversione in legge ha esteso la sospensione ai concorsi banditi entro il 31 dicembre 2025.
⚠️ Dal 1° gennaio 2026, salvo ulteriori proroghe, la norma taglia idonei tornerà pienamente in vigore. Per i concorsi indetti nel 2026, una volta assegnati tutti i posti previsti, tra chi è considerato idoneo a essere assunto si terrà conto solo dei candidati che si collocano entro il 20% dei posti messi a concorso.
Le Esenzioni Permanenti
La norma taglia idonei non si applica in questi casi strutturali, che restano esenti anche dopo il 2026:
- Concorsi di regioni, province, camere di commercio, enti locali e partecipate con numero di posti non superiore a 20
- Concorsi dei comuni con meno di 3.000 abitanti
- Concorsi con assunzioni a tempo determinato
- Concorsi per personale sanitario, socio-sanitario, educativo e scolastico
- Concorsi per ricercatori
- Concorsi per personale in regime di diritto pubblico (magistrati, forze armate e polizia)
Per un approfondimento completo sulla norma taglia idonei, sulle sue conseguenze e sulle prospettive future, ti consigliamo di consultare la nostra guida dedicata alla taglia idonei 2026.
📊 Validità del Voto Numerico e Criteri di Valutazione
Un tema centrale nella gestione delle procedure concorsuali riguarda le modalità di valutazione dei candidati e la legittimità del voto numerico come strumento di motivazione del giudizio delle commissioni esaminatrici.
La Sentenza del Consiglio di Stato n. 8036/2025
Con la sentenza n. 8036 del 14 ottobre 2025 (Sezione VI), il Consiglio di Stato ha ribadito un principio consolidato: il voto numerico, di per sé, è una modalità sufficiente di espressione della valutazione di una prova concorsuale, senza necessità di ulteriori spiegazioni scritte.
Tuttavia, questa validità è subordinata a una condizione essenziale: la presenza di criteri di valutazione predeterminati e resi noti dalla commissione esaminatrice prima dell’avvio delle prove. Solo in tal modo il voto numerico racchiude una motivazione implicita ma verificabile.
📌 I criteri predeterminati garantiscono:
- Trasparenza delle scelte valutative
- Imparzialità nell’attribuzione dei punteggi
- Possibilità di controllo giurisdizionale sull’operato della commissione
Limiti del Sindacato Giurisdizionale
Il sindacato del giudice amministrativo sulle valutazioni delle commissioni esaminatrici resta circoscritto ai casi di manifesta illogicità, irragionevolezza o abnormità del giudizio tecnico-discrezionale. Il voto numerico, se sorretto da criteri predeterminati, non è sindacabile nel merito, salvo evidenti anomalie.
🔄 Utilizzo delle Graduatorie da Parte di Altre Amministrazioni
Una delle novità più significative introdotte dal Decreto PA 2025 riguarda la possibilità per le amministrazioni pubbliche di utilizzare graduatorie approvate da altri enti, ampliando le modalità di reclutamento del personale.
Il Principio Generale
Le pubbliche amministrazioni, in presenza di profili professionali sovrapponibili a quelli individuati nei propri atti di programmazione, possono reclutare personale, sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato, mediante:
- Utilizzo di proprie graduatorie vigenti
- Previo accordo, mediante utilizzo di graduatorie di altre amministrazioni
Modalità Operative
L’articolo 3 del Decreto PA 2025 ha chiarito aspetti procedurali fondamentali:
- Le amministrazioni che consentono l’utilizzo della propria graduatoria devono individuare “numericamente o nominativamente” i candidati per la convocazione
- L’individuazione deve avvenire in ordine di graduatoria, rispettando rigorosamente la posizione di ciascun candidato
- L’individuazione deve avvenire entro la validità della graduatoria, mentre la stipula del contratto può intervenire successivamente
Requisiti di Omogeneità
Per l’utilizzo legittimo è necessaria parità di condizione lavorativa ovvero omogeneità del regime giuridico del posto da ricoprire con quello per cui è stato bandito il concorso originario. Questo principio si applica, ad esempio, alla distinzione tra posizioni full-time o part-time.
Gli Enti Locali che intendono utilizzare graduatorie di altre PA mediante scorrimento devono dotarsi di apposito regolamento, approvato dalla Giunta Comunale, che individui i criteri di scelta trasparenti e rispettosi dell’ordine delle graduatorie.
🔒 Trasparenza e Protezione dei Dati Personali
Le procedure concorsuali devono bilanciare due esigenze fondamentali: la trasparenza dell’azione amministrativa e la protezione dei dati personali dei candidati. Il Garante per la protezione dei dati personali ha recentemente pubblicato FAQ specifiche su questo tema.
Pubblicazione Online: Solo i Vincitori
Possono essere pubblicati online esclusivamente i dati dei vincitori, necessari a garantire la pubblicità legale della graduatoria finale: nome, cognome e, solo in caso di omonimia, data di nascita, con indicazione della posizione in graduatoria.
La pubblicazione deve avvenire sia sul Portale InPA sia sul sito istituzionale dell’amministrazione.
Graduatorie Intermedie: Solo in Area Riservata
Le graduatorie di merito, quelle con titoli applicati e quelle su cui si applicano riserve non devono essere pubblicate online con accesso libero. Queste informazioni devono essere rese disponibili esclusivamente ai partecipanti, tramite area riservata accessibile con credenziali personali (SPID, CIE, CNS o eIDAS).
⚠️ Divieto importante: Non possono essere pubblicati i dati degli idonei non vincitori né quelli dei candidati non idonei o assenti. Solo nel caso di scorrimento della graduatoria e conseguente passaggio a “vincitore”, tali dati diventano pubblicabili.
Modalità di Pubblicazione dal 2025
La normativa sul Portale InPA ha stabilito che le PA sono esonerate dall’obbligo di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. La pubblicazione avviene così:
- Portale InPA: pubblicazione dell’avviso di avvenuta pubblicazione della graduatoria finale
- Sito istituzionale: pubblicazione della graduatoria finale con i soli vincitori
- Effetto legale: dalla data di pubblicazione su InPA decorrono i termini per l’impugnativa
📋 Altre Disposizioni Rilevanti sulle Graduatorie
Dettaglio dei Punteggi
A partire dal 15 marzo 2025, le graduatorie devono presentare in modo dettagliato:
- Punteggi ottenuti nelle prove d’esame
- Punteggi relativi ai titoli
- Punteggi finali e preferenze applicate
Utilizzo per Assunzioni a Tempo Determinato
Le graduatorie possono essere utilizzate anche per assunzioni a tempo determinato, a condizione che i profili richiesti siano compatibili con quelli individuati dalla programmazione delle amministrazioni. Questa flessibilità permette di rispondere a esigenze temporanee attingendo a candidati già selezionati.
Obbligo di Scorrimento: Limiti e Chiarimenti
L’articolo 4 del Decreto PA 2025 ha chiarito che solo in presenza di vincitori non assunti gli enti non possono indire nuovi concorsi. Gli enti non sono invece tenuti ad utilizzare per scorrimento la propria graduatoria per l’assunzione degli idonei prima di bandire un nuovo concorso.
Una recente sentenza del Consiglio di Stato (n. 3140/2025) ha inoltre precisato che gli enti non sono obbligati a usare le graduatorie se il posto da coprire è stato creato o modificato dopo il concorso. In questi casi, possono procedere con mobilità volontaria o bandire un nuovo concorso.
🔮 Prospettive e Sviluppi Futuri
Possibili Proroghe della Sospensione Taglia Idonei
Al momento non risultano provvedimenti ufficiali per prorogare la sospensione della norma taglia idonei oltre il 31 dicembre 2025. Tuttavia, in fase di approvazione della Legge di Bilancio 2026 potrebbero essere inseriti emendamenti per estendere o modificare la norma.
Molti esperti e rappresentanti degli enti locali auspicano una proroga, sostenendo che la taglia idonei rappresenti un ostacolo all’efficienza della PA, considerata la carenza di personale in molti settori.
L’Impatto della Digitalizzazione
Il Portale InPA rappresenta un elemento centrale nella modernizzazione delle procedure concorsuali. La centralizzazione delle informazioni sui concorsi e la gestione digitale delle candidature offrono vantaggi significativi in termini di trasparenza, accessibilità e riduzione dei tempi.
Programmazione del Fabbisogno di Personale
I Piani Triennali dei Fabbisogni di Personale (PTFP) evidenziano carenze significative in molti settori della PA e prevedono strategie di reclutamento che includono concorsi pubblici, scorrimento di graduatorie esistenti e procedure di stabilizzazione. La flessibilità delle assunzioni può essere adattata alle esigenze del PNRR, in particolare per il rafforzamento di competenze digitali e specialistiche.
✅ Conclusioni
Il quadro normativo delle graduatorie concorsuali nella Pubblica Amministrazione italiana ha subito un’evoluzione significativa nel 2025, con interventi legislativi e giurisprudenziali che hanno chiarito numerosi aspetti critici.
I punti chiave da ricordare sono:
- Validità triennale per gli Enti Locali (dal 15 marzo 2025)
- Validità biennale per Ministeri e altre amministrazioni centrali
- Sospensione taglia idonei per concorsi banditi entro il 31 dicembre 2025
- Ritorno della taglia idonei dal 1° gennaio 2026 (salvo proroghe)
- Voto numerico valido se supportato da criteri predeterminati
- Possibilità di utilizzo graduatorie tra amministrazioni diverse
- Maggiore tutela privacy con pubblicazione solo dei vincitori
Le amministrazioni pubbliche dispongono ora di strumenti più flessibili per il reclutamento, mentre i candidati beneficiano di maggiori opportunità grazie all’estensione della validità delle graduatorie. Per restare aggiornato sulle novità normative e prepararti al meglio per i concorsi pubblici, continua a seguire Concorsando.it.
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