
Partecipare a un concorso pubblico è un passo fondamentale per chi sogna una carriera nella Pubblica Amministrazione. Tra i vari adempimenti burocratici, uno dei primi da affrontare è il pagamento della tassa di concorso pubblico. Sebbene possa sembrare un semplice dettaglio, questo versamento è un requisito indispensabile per l’ammissione alla procedura selettiva.
In questa guida completa, analizzeremo nel dettaglio tutto ciò che c’è da sapere sulla tassa di concorso: cos’è, a quanto ammonta, come pagarla correttamente tramite pagoPA e cosa succede in caso di mancato pagamento.
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Se l’approfondimento sulla Tassa Concorsi pubblici non ti interessa, puoi sempre dare un’occhiata agli altri aspetti su come funzionano le procedure concorsuali o ai Concorsi Pubblici attivi.
Cos’è la Tassa di Concorso e Perché si Paga?

La tassa di concorso, spesso definita anche “diritti di segreteria” o “contributo di partecipazione”, è un importo che il candidato deve versare all’ente che ha bandito la selezione. Il suo scopo non è generare profitto per l’amministrazione, ma coprire, almeno in parte, i costi organizzativi e amministrativi legati alla gestione dell’intera procedura concorsuale.
Questi costi includono:
- La gestione delle domande di partecipazione.
- L’organizzazione delle sedi d’esame.
- I compensi per la commissione esaminatrice.
- I costi per la sorveglianza e il materiale d’esame.
- La gestione delle piattaforme informatiche, come il portale inPA.
Il pagamento di questa tassa è, quindi, un requisito di ammissibilità a tutti gli effetti. La sua assenza o il pagamento effettuato oltre i termini stabiliti comporta l’irrevocabile esclusione dal concorso.
Quadro normativo aggiornato
- Art. 27, comma 6, D.L. 55/1983, convertito in L. 131/1983: consente agli enti locali di richiedere la tassa, fissando ora il tetto massimo a 20.000 lire, pari a 10,33 €.
- L. 340/2000: conferma il limite di 10,33 € e ribadisce la facoltatività della riscossione.
- Art. 4, comma 45, L. 183/2011 (Legge di stabilità 2012): introduce i “diritti di segreteria” per i concorsi dirigenziali della P.A., con importo compreso fra 10 e 15 €.
- D.L. 73/2022, conv. L. 122/2022: prevede che un errore di pagamento non determini più l’esclusione automatica; il candidato può regolarizzarsi entro il termine fissato dalla commissione.
- Sentenze TAR (es. TAR Lazio 2006; TAR Sicilia 2015): l’omesso o tardivo versamento è mera irregolarità sanabile, quindi non può costituire causa di esclusione definitiva.
- DPR 82/2023: tra i contenuti obbligatori del bando rientrano importo e modalità della tassa
Quanto Costa Partecipare a un Concorso Pubblico?
Una delle domande più frequenti è: a quanto ammonta la tassa concorso pubblico? Non esiste un importo fisso e universale. La cifra viene stabilita autonomamente da ciascun ente banditore e varia in base a diversi fattori, come la complessità della selezione e il numero previsto di partecipanti.
Tuttavia, possiamo identificare un intervallo di costo comune. Generalmente, l’importo della tassa di concorso si attesta tra i 10 e i 15 euro. Per posizioni di alta dirigenza o concorsi particolarmente complessi, la cifra può salire leggermente, ma raramente supera i 20-25 euro.
Dove trovare l’importo esatto? L’unica fonte ufficiale e indiscutibile è il bando di concorso. È fondamentale leggere con la massima attenzione il bando, dove sono sempre specificati:
- L’importo esatto del contributo.
- Le modalità di pagamento.
- La scadenza per effettuare il versamento.
Importi: da 10 a 15 euro, ma con limiti precisi
- Enti locali – non oltre 10,33 € per ciascuna domanda.
- Ministeri e scuola – esempio: concorso docenti, contributo fisso di 10 €.
- Procedure dirigenziali – tra 10 e 15 € secondo l’art. 4, co. 45, L. 183/2011.
- Eccezioni – alcuni bandi speciali possono richiedere 15 € (es. consorzi socio-assistenziali).
L’amministrazione deve indicare nel bando l’importo e la base normativa di riferimento; importi superiori sono illegittimi e impugnabili.
Come Pagare la Tassa nei Concorsi Pubblici: La Procedura con pagoPA
Oggi, la quasi totalità delle Pubbliche Amministrazioni richiede il pagamento della tassa di concorso tramite il sistema pagoPA, la piattaforma nazionale per i pagamenti verso la PA. Questo metodo garantisce tracciabilità, sicurezza e immediatezza.
Ecco i passaggi generali per capire come pagare la tassa concorso pubblico:
- Individuare l’Avviso di Pagamento: All’interno del bando o direttamente sulla piattaforma di iscrizione (come il portale inPA), troverai le istruzioni per generare l’avviso di pagamento pagoPA. Questo avviso contiene due dati fondamentali: il Codice Avviso (IUV) e il codice fiscale dell’ente creditore.
- Scegliere la Modalità di Pagamento: Con l’avviso pagoPA puoi pagare in due modi:
- Online: Tramite home banking della tua banca (cercando la sezione pagoPA o CBILL), app dedicate (come IO o Satispay) o direttamente sul sito dell’ente, se previsto.
- Sul Territorio: Recandoti presso sportelli bancari, uffici postali, tabaccherie, ricevitorie Sisal o Lottomatica e altri esercenti convenzionati, mostrando semplicemente il QR Code o il Codice Avviso presente sull’avviso di pagamento.
- Conservare la Ricevuta: Una volta effettuato il pagamento, è essenziale conservare la ricevuta telematica (RT). Sebbene spesso non sia necessario allegarla alla domanda (il sistema verifica il pagamento in automatico), è una prova fondamentale da esibire in caso di contestazioni o problemi tecnici.
Le piattaforme PagoPA sono oggi lo strumento prevalente: il candidato genera l’avviso sul portale dell’ente o su INPA, paga online o presso PSP convenzionati e allega la ricevuta alla domanda. In alternativa, taluni enti ammettono il bonifico bancario, purché tracciabile.
Scadenza e Conseguenze del Mancato Pagamento
La scadenza per il versamento della tassa di concorso coincide, nella stragrande maggioranza dei casi, con il termine ultimo per la presentazione della domanda di partecipazione. Pagare un’ora dopo la scadenza equivale a non aver pagato affatto.
Le conseguenze sono drastiche e non ammettono deroghe: il mancato o tardivo pagamento della tassa comporta l’automatica esclusione dalla procedura concorsuale. Non esistono giustificazioni o possibilità di sanatoria. Per questo motivo, si consiglia di non attendere l’ultimo giorno per completare sia l’iscrizione sia il pagamento.
È Previsto il Rimborso della Tassa di Concorso?
Un’altra domanda comune riguarda la possibilità di ottenere un rimborso della tassa di concorso. La regola generale è che il contributo di partecipazione non è rimborsabile.
Questo perché la tassa serve a coprire i costi che l’amministrazione sostiene per il solo fatto di aver avviato la procedura e di dover gestire la tua domanda, indipendentemente dal fatto che tu ti presenti o meno alle prove o che tu le superi.
Esistono tuttavia rarissime eccezioni, ad esempio:
- Annullamento del concorso da parte dell’ente per motivi di pubblico interesse, prima che si sia svolta qualsiasi attività.
- Comprovato doppio pagamento per errore.
In ogni caso, l’eventuale procedura di rimborso è complessa e deve essere esplicitamente prevista e regolata dall’ente stesso.
Rimborso della tassa e irregolarità di pagamento
Se il concorso è revocato o annullato, l’ente deve restituire integralmente la somma perché il servizio non è stato reso. Quando, invece, il versamento risulta mancante o errato, il candidato deve essere invitato a regolarizzare la posizione; l’esclusione immediata viola i principi di proporzionalità e buon andamento.
Tassa Concorsi Pubblici: Riepilogo in Breve
Aspetto Chiave | Dettagli Fondamentali |
---|---|
Cos’è | Contributo di partecipazione (o diritti di segreteria) obbligatorio per coprire i costi organizzativi del concorso. |
Importo Medio | Generalmente tra i 10€ e i 18€. L’importo esatto è sempre e solo indicato nel bando di concorso. |
Modalità di Pagamento | Esclusivamente tramite il sistema pagoPA (online con home banking/app o sul territorio presso sportelli convenzionati). |
Scadenza | Coincide con il termine ultimo per l’invio della domanda. Il pagamento deve essere effettuato entro tale termine. |
Mancato Pagamento | Esclusione automatica e irrevocabile dal concorso. Non sono ammesse deroghe o ritardi. |
Rimborsabilità | Non è rimborsabile, salvo rarissime eccezioni (es. annullamento del concorso da parte dell’ente). |
Documento da Conservare | La Ricevuta Telematica (RT) rilasciata da pagoPA. È la prova legale dell’avvenuto pagamento. |
Fonte Ufficiale | Il Bando di Concorso. È l’unico documento che fa fede per importo, modalità e scadenze. |
Conclusioni: Un Adempimento da Non Sottovalutare
In sintesi, la Tassa Concorsi Pubblici è un piccolo ma cruciale ostacolo burocratico nel percorso verso un impiego pubblico. Ignorarla o gestirla con superficialità significa vanificare mesi di studio e preparazione.
Per evitare qualsiasi problema, segui questi semplici consigli:
- Leggi attentamente il bando per importo e scadenze.
- Paga con largo anticipo utilizzando il sistema pagoPA.
- Conserva sempre la ricevuta di avvenuto pagamento.
Affrontare questo passaggio con precisione ti permetterà di concentrarti su ciò che conta davvero: prepararti al meglio per superare le prove e conquistare il tuo posto nella Pubblica Amministrazione.
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