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Negli ultimi mesi c’è stata una graduale ma sostanziale Riforma Concorsi Pubblici, con numerose modifiche che hanno cambiato quasi radicalmente i tempi ed il funzionamento dei concorsi.
In questa guida faremo il punto della situazione spiegando nel dettaglio quali sono i cambiamenti previsti per i Concorsi Pubblici dopo la pubblicazione del Piano per la Pubblica Amministrazione da parte del Ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta.
Riforma Concorsi Pubblici – Quali sono i principali cambiamenti
Sono molti i fattori che hanno portato alla riforma dei concorsi pubblici.
In primo luogo, come spiegato dal precedente Ministro per la pubblica amministrazione Fabiana Dadone, alcuni cambiamenti erano già previsti mentre altri sono nati a seguito dell’emergenza Covid-19.
Inoltre, come analizzato dal nuovo Ministro Renato Brunetta, sono ancora molti i cambiamenti necessari a migliorare le procedure concorsuali.
In sintesi tutti i cambiamenti previsti o già attuati hanno lo scopo di semplificare l’iter dei concorsi e diminuire la durata, in modo da ricoprire i posti necessari in breve tempo.
Il Ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta ha presentato il nuovo Piano per la Pubblica Amministrazione, che prevede diverse azioni fondamentali per cambiare e velocizzare i Concorsi Pubblici.
I punti fondamentali della Riforma Brunetta prevedono:
– stop ai concorsi lenti;
– ripresa dei concorsi in presenza;
– abolizione di concorsi unici;
– maggiore importanza ai Concorsi Formez.
Secondo il Piano presentato dal Ministro Brunetta, passano circa 4 anni tra il bisogno di personale presso una Pubblica Amministrazione e l’assunzione dei candidati vincitori di un Concorso Pubblico.
Il primo punto della Riforma Brunetta prevede quindi una velocizzazione di tutte le procedure concorsuali future.
La Commissione del Ministro Brunetta prevede l’abolizione dei concorsi unici dato che essi rallentano ulteriormente lo svolgimento delle procedure concorsuali.
I concorsi unici, infatti, prevedono la creazione di graduatorie con lunghe durate che non sono compatibili con le esigenze della Pubblica Amministrazione di assumere personale in tempi brevi.
No, il Ministro Brunetta prevede un abbandono graduale delle prove preselettive e, di conseguenza, della presenza di materie logico matematiche nei Concorsi Pubblici.
Le prove preselettive dei concorsi per profili tecnici saranno sostituite infatti dalle preselezioni per soli titoli, come previsto dall’Art. 10 del DL 44/2021.
L’articolo 10 del DL 44/2021 prevede numerosi cambiamenti per i Concorsi Pubblici in chiave di velocizzazione e semplificazione, dato che l’intenzione è quella di svolgere i concorsi (dalle prove all’assunzione) in 100 giorni.
In particolare, sono previsti:
– Una sola prova scritta e una prova orale per le selezioni di personale non dirigenziale;
– Prove informatiche e digitali, anche in presenza, e prova orale in videoconferenza;
– Preselezione tramite valutazione dei titoli e delle esperienze professionali (solo per posizioni tecniche altamente specializzate dopo le ultime modifiche di Maggio);
– Sedi decentrate, prove all’aperto quando possibile e orari scaglionati per evitare assembramenti;
– Le commissioni esaminatrici possono essere divise in sottocommissioni, con il numero dei commissari che può essere aumentato.
Per approfondire tutti i cambiamenti già in atto, puoi leggere il nostro articolo sul DL Covid 44/2021.
Il 12 Maggio sono stati approvati alcuni emendamenti all’Art. 10 del DL 44/2021.
In particolare, il nuovo emendamento prevede adesso che il comma 1, lett. c), dell’art. 10 si riferisca alle sole posizioni tecniche altamente specializzate e non invece anche alle posizioni amministrative.
In breve, dopo l’ultimo cambiamento la preselezione per titoli potrà essere presente solo nei concorsi pubblici per i profili tecnici specializzati.
Una delle priorità previste con la nuova Riforma prevede lo svolgimento delle prove di tutti i Concorsi Pubblici 2020 e 2021 rimasti in sospeso.
Inoltre, la riforma prevede che le prove dei suddetti concorsi debbano svolgersi in presenza tramite l’utilizzo di supporti informatici.
Infine, i luoghi previsti per lo svolgimento delle prove sono le aule universitarie e le fiere che, grazie agli spazi ampi, permetterebbero di superare il limite dei 30 candidati per sessione.
I concorsi Formez acquisiranno maggiore importanza perché la Riforma Brunetta prevede innanzitutto una ristrutturazione completa dell’ente. Il Formez infatti dovrà collaborare a stretto contatto con le amministrazioni centrali e locali per definire fabbisogni, competenze e profili richiesti.
Inoltre, grazie alla creazione di una vera e propria banca dati delle necessità delle Pubbliche Amministrazioni, il Formez sarà in grado di gestire al meglio i processi di selezione per i nuovi Concorsi Pubblici.
Puoi leggere la presentazione completa del nuovo Piano per la Pubblica Amministrazione scaricando il dossier a questo link.
I cambiamenti previsti dalla riforma dei concorsi pubblici proposta dal precedente Ministro Fabiana Dadone sono:
– SPID e PEC obbligatori;
– Scadenza dei bandi ridotta;
– Bandi-tipo;
– Prove decentrate ed effettuate al computer;
– Inserimento di CV e motivazioni personali;
– Test situazionali e soft skills;
– prove scritte standardizzate.
Inoltre, dato che le intenzioni della nuova Riforma Concorsi Brunetta sono le stesse della riforma precedente, è plausibile pensare che molti dei cambiamenti proposti dal governo precedente saranno portati avanti dalla nuova Commissione.
Lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, è un servizio di identità e riconoscimento digitale che si sta rapidamente diffondendo in molti ambiti e servizi.
La PEC, invece, è la Posta Elettronica Certificata, ovvero un email che ha lo stesso valore legale di una raccomandata tradizionale con avviso di ricevimento.
Inoltre, se non sai come ottenere lo SPID, leggi subito la nostra guida!
Infine, per scoprire come attivare una casella di Posta Elettronica Certificata usufruendo del codice promozionale di Concorsando.it leggi la nostra guida alla PEC per Concorsi Pubblici.
La scadenza dei bandi, ovvero il termine ultimo per inoltrare la domanda di partecipazione ad un concorso pubblico, è stata ridotta a 15 giorni, invece dei precedenti 30 giorni.
Questa modifica fa sì che tutto l’iter concorsuale possa partire in anticipo e durare molto meno rispetto al passato.
Per bando-tipo si intende uno schema di bando standard, relativo ad una specifica area funzionale del pubblico impiego.
Inoltre, esso rappresenta uno schema di riferimento, su cui le pubblica amministrazioni devono basarsi nel redigere i loro bandi di concorso.
Per maggiori informazioni sui bandi tipo e per leggere quelli attualmente già pubblicati, ti rimandiamo alla nostra guida apposita.
Con le nuove norme di sicurezza volte ad evitare contagio e diffusione dell’epidemia Covid-19, una delle riforme dei concorsi pubblici che ha preso sempre più piede è quella delle prove decentrate.
Infatti, se prima la sede della prova di un Maxi-Concorso era unica in tutta Italia, con uno spostamento di persone non indifferente, si prevede ora la possibilità che ogni candidato svolga la prova nella propria regione di residenza.
Questo sarà possibile anche grazie alla creazione dei PTA, Poli Territoriali Avanzati, ovvero grandi strutture riqualificate e ammodernate, anche dal punto di vista digitale, in cui svolgere le prove dei concorsi.
Inoltre, si prevede la creazione di 150 PTA in Italia, almeno uno per ogni Regione.
L’adozione di prove computer based, ovvero prove svolte in modalità telematica, porterebbe numerosi vantaggi.
In primo luogo, permette di accelerare i tempi di un concorso, come molti altri cambiamenti della riforma.
Inoltre, con le dovute soluzioni che ne assicurano la pubblicità e la trasparenza, rappresenta una soluzione più sicura per i candidati.
Infine, anche le prove orali potrebbero svolgersi in videoconferenza grazie alle sedi decentrate.
Con alcuni degli ultimi concorsi RIPAM, è stata introdotta la possibilità di inserire le proprie esperienze e motivazioni personali durante la compilazione della domanda di partecipazione ad un concorso.
I Test Situazionali, o test di giudizio situazionale (dall’inglese Situational Judgement Test – SJT), sono particolari gruppi di quesiti volti a valutare le soft skills di un candidato richieste per ricoprire una determinata posizione lavorativa.
Inoltre, le soft skills sono le abilità e le competenze trasversali richieste ad un candidato per coprire la posizione lavorativa per cui concorre.
Se hai bisogno di maggiori informazioni in merito alle soft skills e ai test situazionali, ti invitiamo a consultare la nostra guida apposita.
Grazie all’introduzione dei bandi tipo, anche le prove scritte dei concorsi di accesso alle Pubbliche Amministrazioni dovrebbero adottare un modello standard che prevede quesiti a risposta aperta con una lunghezza predeterminata.
Inoltre, alcune materie oggetto della prova sono sempre previste, tra cui:
– diritto costituzionale e amministrativo;
– diritto civile e dell’Unione europea;
– reati contro la Pubblica Amministrazione;
– disciplina del lavoro pubblico e responsabilità dei pubblici dipendenti.
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