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Come diventare Psicologo

In questa guida analizziamo come diventare Psicologo, e quali sono i concorsi a cui è possibile partecipare per lavorare in questo settore.

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Per scoprire quali sono le procedure attualmente aperte, dai un’occhiata ai concorsi Psicologi in scadenza.


Come diventare Psicologo – Compiti, requisiti e prove del concorso

Dettagli generali

Chi è lo Psicologo?

Lo psicologo è un professionista che opera per migliorare e promuovere il benessere psicologico.
In particolare, interviene nelle situazioni particolarmente delicate in aiuto dell’individuo, del gruppo e della comunità.

Quali sono le attività dello Psicologo?

La professione dello psicologo ha come finalità il miglioramento del benessere relazionale e sociale e la crescita personale dei pazienti, per un miglioramento della qualità della vita in tutti i contesti (famiglia, scuola, lavoro, società).

Inoltre, gli psicologi operano tramite sedute o incontri ed utilizzano le seguenti tecniche per svolgere al meglio la professione:
– Colloquio psicologico, il cui scopo è la conoscenza della persona e del suo funzionamento psichico;
– Test psicologico, per definire un “quadro di personalità”, comprensivo degli aspetti emotivi, razionali ed attitudinali;
– Osservazione e Ascolto.

Infine, a seconda della specializzazione e degli ambiti in cui opera, gli interventi dello psicologo possono riguardare la cura di:
– ansia;
– attacchi di panico;
– disturbi dell’umore;
– depressione;
– disturbi legati all’alimentazione (anoressia e bulimia);
– elaborazione del lutto;
– problematiche della coppia e della famiglia;
– problematiche dell’infanzia (psicologia infantile) e dell’adolescenza;
– traumi dovuti ad abusi e violenze;
– stress da lavoro correlato;
– comportamenti antisociali;
– tanti altri tipi di disagio.

In quali enti ed amministrazioni lavorano gli psicologi?

Lo Psicologo può esercitare la propria attività in strutture sia pubbliche che private, tra cui:
– scuole;
– tribunali;
– consultori;
– case circondariali;
– società di consulenza e formazione;
– corpo sanitario delle forze armate;
– enti del SSN Servizio Sanitario Nazionale;
– Polizia di Stato;
– comunità terapeutiche;
– centri di accoglienza;
– enti di ricerca.

Inoltre, svolge la professione anche come libero professionista in uno studio privato.

Ci sono varie tipologie di psicologi?

Sì, anche se l’iter formativo ed il successivo eventuale iter concorsuale restano invariati, in base alle proprie preferenze si può scegliere di diventare psicologo di tipo:
– infantile;
– criminale;
– forense/giuridico;
– militare;
– psicologo del lavoro.

Inoltre, le aree di inserimento ed i settori lavorativi sono molti più di quelli elencati.

Quanto guadagna uno psicologo?

Lo stipendio medio netto di uno Psicologo varia a seconda dell’ente in cui lavora e dell’esperienza professionale, partendo da €2.000 al mese fino ad arrivare a €4.000 al mese.

In particolare, questi sono i guadagni di base di uno Psicologo in base alla tipologia di lavoro che svolge:
– Psicologo del Lavoro: 2.080 €/mese;
– Forense: 2.180 €/mese;
– Infantile: 2.240 €/mese;
– Scolastico: 2.390 €/mese;
– Ospedaliero: 2.540 €/mese;
– Psicoterapeuta: 2.690 €/mese;
– Psicologo privato: da 2.790 a oltre 4.000 €/mese;
– Dirigente psicologo: oltre 4.000 €/mese.

Inoltre, come già accennato, lo stipendio aumenta soprattutto in base all’esperienza professionale maturata.

Come diventare psicologo – Laurea abilitante e periodo di transizione

Quale titolo di studio bisogna conseguire per diventare psicologo?

Per diventare Psicologo è necessaria una Laurea Magistrale in Psicologia, nella classe LM-51.

Inoltre, il solo possesso della laurea attualmente non basta per partecipare ad un Concorso per Psicologi, infatti sono spesso richiesti i seguenti requisiti:
– aver svolto almeno un anno di tirocinio professionalizzante presso una struttura convenzionata;
– aver superato l’Esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione;
– iscrizione alla sezione A dell’Albo professionale.

Tuttavia, è stato recentemente pubblicato il decreto legge del MUR sull’abilitazione per la laurea in psicologia nel periodo transitorio.

Cosa cambia con il decreto legge sulla laurea in Psicologia?

Il Decreto Legge definisce il percorso abilitante per la laurea in Psicologia.
Le lauree abilitanti sono  percorsi di studio all’interno dei quali vengono soddisfatti i requisiti necessari per essere abilitati alla professione corrispondente. In particolare, l’obiettivo è quello di abbandonare il rito dell’Esame di Stato abilitante per far posto a percorsi formativi.

Cosa prevede la laurea abilitante in Psicologia?

Il Decreto n. 654 del 5 luglio 2022 ha disciplinato il tirocinio ed esame finale per la laurea abilitante alla professione di psicologo, con le seguenti novità introdotte:
– le attività di tirocinio sono svolte in contesti operativi, per un numero minimo di 14 crediti, presso qualificati enti esterni convenzionati con le università. Parte di queste attività è svolta presso strutture sanitarie pubbliche o private accreditate e contrattualizzate con il Servizio Sanitario Nazionale;
– ad ognuno dei 20 crediti formativi universitari riservati al tirocinio corrispondono almeno 20 ore di attività formative professionalizzanti e non oltre 5 ore di attività supervisionata di approfondimento.

È previsto un periodo di transizione?

Sì, prima che la nuova struttura del corso di laurea entri a pieno regime ci sarà un anno accademico, 2023-2024, di transizione.

Cosa prevede il periodo di transizione?

Durante il periodo di transizione gli iscritti ai corsi di laurea secondo il precedente ordinamento didattico potranno scegliere di effettuare il passaggio al nuovo percorso abilitante.

In particolare, chi consegue la laurea magistrale in psicologia in base ai precedenti ordinamenti didattici può ottenere l’abilitazione superando:
– un tirocinio pratico valutativo, che consiste in attività formative professionalizzanti corrispondenti a 30 crediti formativi universitari presso qualificati Enti esterni convenzionati con le università, di durata complessiva pari a 750 ore;
– una prova pratica valutativa unica, che si svolge con esame orale. Verterà sull’attività svolta e sugli aspetti di legislazione e deontologia professionale.

Saranno ancora svolti gli esami di stato?

Sì, durante la fase di transizione saranno introdotte modalità semplificate per svolgere l’esame di Stato per coloro che hanno conseguito il diploma di laurea o che lo conseguiranno seguendo il percorso formativo precedente all’entrata in vigore della nuova disciplina.

Quali sono le prove dei concorsi per Psicologi?

I concorsi per Psicologi vengono banditi dagli enti precedentemente elencati e solitamente prevedono:
– prova scritta;
– prova pratica;
– colloquio orale.

Inoltre, se sono previste numerose candidature, l’Amministrazione può predisporre una prova preselettiva prima di far partire l’iter concorsuale.

Cosa può prevedere la prova preselettiva?

L’eventuale prova preselettiva del Concorso Psicologi dovrebbe prevedere un quiz basato sulle materie oggetto delle prove scritte.

In particolare, le materie della prova potrebbero essere:
– cultura specifica sulla professione;
– cultura generale;
– informatica;
– logica.

In cosa consiste la prova scritta?

La prova scritta può consistere nell’esecuzione di tecniche specifiche, metodiche di intervento relative al profilo al concorso o predisposizione di atti connessi alla qualificazione professionale richiesta.
Inoltre, può anche consistere nella soluzione di quesiti a risposta sintetica o multipla.

Com’è strutturata la prova pratica?

La prova pratica è basata su tecniche specifiche connesse alla qualificazione professionale e prevede la soluzione di quesiti a risposta sintetica o multipla.
Inoltre, le precise modalità di svolgimento della prova sono solitamente decise dalla Commissione e comunicate nel bando ufficiale.

Come viene svolta la prova orale?

La prova orale è un colloquio basato su tutte le materie delle prove scritte, dato che prevede la verifica delle materie inerenti alla qualificazione di Psicologo.
Inoltre, viene spesso verificata la conoscenza di elementi di informatica e di una lingua straniera a scelta, tra cui l’inglese.

Corsi professionali Sanitari

Dato che nei bandi è solitamente indicata la valutazione del curriculum formativo e professionale, a cui viene assegnato un massimo di 10 punti, ti consigliamo di arricchire il tuo curriculum conseguendo una certificazione professionale sanitaria.

In particolar modo, le certificazioni che ti consigliamo sono quelle relative alla gestione delle emergenze sanitarie e alla rianimazione, che possono essere conseguite anche in una sola giornata anche se non fai già parte del personale sanitario!

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Concorsi per Psicologi – Tutte le guide

Di seguito tutte le guide relative ai Concorsi per Psicologi.

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