Concorso Magistratura 2023 – 400 posti nel Ministero della Giustizia

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Concorso Magistratura 2023 – 400 posti nel Ministero della Giustizia

È stato bando il nuovo Concorso Magistratura 2023: 400 posti per magistrati ordinari nel Ministero della Giustizia. La procedura è aperta fino al 13 novembre 2023.

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Concorso Ministero Giustizia Magistratura – Come funziona e come partecipare

Posti, profili disponibili e dettagli

Quanti sono i posti a disposizione?

I posti a disposizione saranno 400.

Requisiti di partecipazione

Quali sono i requisiti richiesti per partecipare?

Il candidato deve rientrare, senza possibilità di cumulare le anzianità di servizio previste come necessarie nelle singole ipotesi, in una delle seguenti categorie:

– magistrati amministrativi e contabili;
– procuratori dello Stato che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
– dipendenti dello Stato, con qualifica dirigenziale o appartenenti ad una delle posizioni corrispondenti all’area C, già prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto Ministeri, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica, che abbiano costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
– appartenenti al personale universitario di ruolo docente di materie giuridiche in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
– dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla ex area direttiva, della pubblica amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, che abbiano costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica o, comunque, nelle predette carriere e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
– abilitati all’esercizio della professione forense anche se non iscritti all’albo degli avvocati e, se iscritti all’albo degli avvocati che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
– coloro i quali hanno svolto le funzioni di magistrato onorario per almeno sei anni senza demerito, senza essere stati revocati e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
– laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni.

Possono inoltre partecipare:

– laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e del diploma conseguito presso le scuole di specializzazione per le professioni legali previste dall’articolo 16 del decreto legislativo 17 novembre 1997, n. 398, e successive modificazioni;

– laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito il diploma di specializzazione in una disciplina giuridica, al termine di un corso di studi della durata non inferiore a due anni presso le scuole di specializzazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162;

– laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata almeno quadriennale e che hanno concluso positivamente lo stage presso gli uffici giudiziari o hanno svolto il tirocinio professionale per diciotto mesi presso l’Avvocatura dello Stato, ai sensi dell’art. 73 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, nel testo vigente a seguito dell’entrata in vigore del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con legge 11 agosto 2014, n. 114.

Prove e materie del concorso – Cosa studiare

Come si articola il concorso?

Il concorso prevede:
– prova scritta;
– prova orale.

Cosa prevede la prova scritta?

La prova scritta consiste nello svolgimento di tre sintetici elaborati teorici vertenti sulle seguenti materie di diritto:
– civile;
– penale;
– amministrativo.

Gli elaborati devono essere presentati nel termine di otto ore dalla dettatura della traccia. Sono ammessi alla prova orale i candidati che ottengono non meno di 12/20 di punti in ciascuna delle materie della prova scritta.

Com’è strutturata la prova orale?

La prova orale è un colloqui basato sulle seguenti materie:
a) diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano;
b) procedura civile;
c) diritto penale;
d) procedura penale;
e) diritto amministrativo, costituzionale e tributario;
f) diritto commerciale e fallimentare;
g) diritto del lavoro e della previdenza sociale;
h) diritto comunitario;
i) diritto internazionale pubblico e privato;
l) elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario;
m) colloquio su una lingua straniera scelta fra le seguenti: inglese, francese, spagnolo e tedesco.

Le prove si svolgeranno con modalità telematiche. Conseguono l’idoneità i candidati che ottengono non meno di 6/10 in ciascuna delle materie della prova orale, e un giudizio di sufficienza nel colloquio sulla lingua straniera prescelta, e comunque una votazione complessiva nelle due prove non inferiore a 108 punti. Non sono ammesse frazioni di punto.

Quando si svolgeranno le prove scritte?

Le prove di esame si svolgeranno nelle date, nella sede o nelle sedi di cui al diario contenente la disciplina delle prove scritte che sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica – 4ª serie speciale, concorsi ed esami – 5 dicembre 2023, nonché sul sito del Ministero della Giustizia.

Come inoltrare la domanda e bando

Come posso fare domanda?

Attraverso tale portale puoi presentare domanda. Per poter partecipare dovrai possedere:
– lo SPID: se non ce l’hai ancora, scopri come ottenerlo leggendo questa guida.

Puoi scaricare e consultare il bando di concorso da qui:
bando.

Mentre qualsiasi altra comunicazione verrà riportata sulla pagina ufficiale.

È necessario pagare un contributo di partecipazione?

Sì, i candidati sono tenuti al versamento della somma di euro 50,00, quale contributo per la copertura delle spese della procedura concorsuale anno 2023, ai sensi dell’art. 3, comma 4 bis, del decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160. 

Il contributo non è rimborsabile.

Entro quale data era possibile partecipare?

La procedura è aperta fino al 13 novembre 2023.

Concorso Magistrato Ordinario – Come prepararsi per le prove

Corsi Online

Per prepararti al Concorso Magistrato Ordinario 2023, oltre ad utilizzare il simulatore e i manuali, puoi fruire dei corsi di preparazione online presenti su Academy, la nostra piattaforma a distanza tutto incluso.

Manuali

Per avere una preparazione completa sulle materie indicate nel bando ti consigliamo inoltre i Manuali Concorso Magistratura.

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