
Quali sono i Concorsi Categorie Protette? In questa guida faremo il punto della situazione su questa tipologia di concorsi, spiegando quali sono le categorie protette e come individuare i concorsi con posti o agevolazioni riservati ai disabili.
Per scoprire subito quali sono i concorsi per categorie protette a cui puoi partecipare, consulta l’elenco presente in fondo all’articolo.
Concorsi Pubblici Categorie Protette – Come individuarli e cosa presentare
Rientrano nelle categorie protette le seguenti persone:
– persone affette da minoranze fisiche, psichiche o sensoriali;
– persone invalide del lavoro con grado superiore al 33%;
– non vedenti;
– sordomuti;
– invalidi (di guerra, civili, civili di guerra, del lavoro e per servizio).
Per iscriversi alle categorie protette è necessario, oltre al riconoscimento della percentuale minima del 46% di invalidità, aver compiuto quindici anni, non aver ancora raggiunto l’età pensionabile ed essere disoccupati.
La “quota di riserva” prevede che un numero di posti previsti dal concorso pubblico venga riservato agli appartenenti delle categorie protette.
Inoltre, la quota può essere riconosciuta al momento di approvazione della graduatoria anche se il disabile, qualora privo dello stato di disoccupazione, fosse in possesso di tale condizione al momento della presentazione della domanda.
La legge 12 marzo 1999, n. 68 valorizza il contributo che le persone appartenenti alle categorie protette possono apportare attivamente all’interno di un’azienda o un ente.
I soggetti beneficiari di questa norma sono:
– Persone affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e portatori di handicap intellettivo, che comportino una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%;
– Invalidi del lavoro con grado di invalidità superiore al 33%;
– Persone non vedenti, persone sorde;
– Invalidi di guerra, invalidi civili di guerra e invalidi per servizio;
– Vedove, orfani, profughi ed equiparati ad orfani, nonché vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.
La legge 12 marzo 1999, n. 68 ha introdotto le procedure di collocamento mirato, ovvero una serie di strumenti che tutelano i soggetti portatori di disabilità.
In particolare, gli strumenti di collocamento mirato permettono di valutare adeguatamente le persone con disabilità nelle loro capacità lavorative e di inserirle nel posto di lavoro adatto attraverso una serie di analisi valutative.
In Italia, i servizi di collocamento mirato sono erogati dai CPI Centri per l’Impiego tramite apposite liste.
La lista di collocamento mirato è un elenco pubblico con i nominativi delle persone disabili e appartenenti alle categorie protette ordinate secondo una graduatoria, dalla quale vengono scelte le persone per le assunzioni obbligatorie.
In particolare, per iscriversi alla lista collocamento mirato delle categorie protette e accedere ai relativi servizi è necessario:
– avere almeno 16 anni e non aver ancora raggiunto l’età pensionabile;
– essere disoccupati;
– essere in possesso della certificazione di invalidità civile o dichiarazioni attestanti le condizioni di invalidità.
Le persone appartenenti alle categorie protette possono partecipare a tutti i concorsi per il pubblico impiego, banditi da qualsiasi amministrazione pubblica, oltre ai concorsi riservati.
Tuttavia, alcuni settori presentano limitazioni e deroghe, come i servizi di polizia, della protezione civile e della difesa nazionale, per i quali il collocamento dei disabili è previsto nei soli servizi amministrativi.
Tutti i concorsi pubblici, compresi quelli riservati esclusivamente alle categorie protette, sono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, IV serie speciale Concorsi ed esami.
Inoltre, consigliamo sempre di leggere in modo approfondito il bando di concorso, dato che anche concorsi non riservati possono prevedere le quote di riserva.
I candidati appartenenti alle categorie protette dovranno indicare nella domanda di partecipazione, oltre ai requisiti necessari e obbligatori per tutti i candidati, anche:
– percentuale di invalidità;
– categoria di appartenenza.
Il bando indica espressamente quali sono i documenti da allegare alla domanda di partecipazione.
In particolare, si richiede di allegare:
– certificazione rilasciata dalle competenti autorità con l’indicazione della tipologia e grado di invalidità, in originale oppure in copia semplice dichiarata conforme all’originale in proprio possesso;
– se richiesta espressamente, fotocopia non autenticata di idoneo documento di riconoscimento in corso di validità, ai sensi dell’art. 38 del D.P.R. n. 45/2000.
Sì, i candidati portatori di handicap che hanno bisogno di essere assistiti durante le prove scritte ne devono dare comunicazione all’ente banditore indicando l’ausilio necessario in relazione al proprio handicap e l’eventuale necessità di tempi più lunghi.
Inoltre, queste richieste vanno documentate allegando alla domanda di partecipazione un’apposita certificazione rilasciata dalla competente struttura sanitaria.
Infine, il bando indica in ogni caso la corretta procedura da seguire.
Ci sono stati numerosi concorsi in cui i candidati con invalidità superiore all’80% erano esonerati dalla prova preselettiva.
In ogni caso, eventuali esoneri da una o più prove di un determinato concorso sono sempre indicati nel bando.
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