
Gli accertamenti attitudinali rappresentano una delle fasi più delicate, complesse e determinanti dell’intero iter concorsuale per diventare Allievi Carabinieri. Non si tratta solo di superare una serie di test standardizzati, ma di dimostrare, attraverso prove psicologiche e colloqui mirati, di possedere le caratteristiche personali, relazionali e motivazionali necessarie per affrontare una carriera militare impegnativa. In questo articolo analizzeremo nel dettaglio le diverse tipologie di prove previste, le modalità pratiche di svolgimento, i criteri di valutazione impiegati dalla commissione e forniremo preziosi suggerimenti per affrontare con successo questa fase cruciale, spesso sottovalutata ma decisiva.
Resta aggiornato su questo concorso e ricevi tutte le informazioni necessarie:
Per scoprire i concorsi ancora aperti banditi dall’Arma dei Carabinieri leggi questa pagina. Per tutte le informazioni sui profili, leggi come entrare nell‘Arma dei Carabinieri.
Cosa sono gli accertamenti attitudinali?
Gli accertamenti attitudinali sono una delle fasi selettive previste dai bandi di concorso per l’accesso al ruolo di Allievo Carabiniere. Il loro scopo è quello di valutare l’idoneità psicologica e comportamentale del candidato. Le prove sono disciplinate da specifiche norme tecniche pubblicate ufficialmente sul sito dell’Arma dei Carabinieri e all’interno dei bandi stessi. I test e i colloqui servono a misurare una vasta gamma di parametri, tra cui le attitudini cognitive, la struttura della personalità, la capacità di gestione dello stress, l’equilibrio emotivo, il grado di responsabilità e la predisposizione a lavorare in contesti gerarchici e ad alta intensità operativa.
Nell’ultimo bando
Nel bando del Concorso Allievi Carabinieri 2025, gli accertamenti attitudinali sono descritti in maniera articolata e dettagliata, con una particolare attenzione all’organizzazione della commissione esaminatrice e alle fasi di valutazione previste. La commissione per gli accertamenti attitudinali è composta da personale esperto dell’Arma dei Carabinieri:
- un Ufficiale di grado non inferiore a Tenente Colonnello, con funzione di presidente;
- un Ufficiale psicologo e un Ufficiale con qualifica di perito selettore attitudinale, che svolgono il ruolo di membri. Tra questi, il meno elevato in grado o, a parità di grado, il meno anziano, assume anche la funzione di segretario.
In aggiunta, è previsto il supporto tecnico-specialistico di ulteriori psicologi dell’Arma, in particolare per i casi in cui emergano elementi che necessitino approfondimenti, come previsto dall’articolo 12 del bando.
Gli accertamenti attitudinali sono riservati esclusivamente ai candidati che abbiano superato gli accertamenti psico-fisici.
Dove e quando si svolgono?
Le sessioni degli accertamenti attitudinali si svolgono presso il Centro Nazionale di Selezione e Reclutamento dell’Arma dei Carabinieri (CNSR), con sede a Roma. I candidati vengono convocati in questa sede dopo aver superato le prove fisiche e gli accertamenti sanitari previsti dal concorso. La durata complessiva della fase attitudinale può variare da due a quattro giorni, in funzione del numero dei candidati e delle esigenze logistiche e organizzative dell’Arma. Le date di convocazione vengono rese note attraverso il sito ufficiale e tramite appositi avvisi pubblici.
In cosa consistono le prove attitudinali?
Le prove attitudinali si articolano in diverse fasi, ognuna pensata per esplorare un aspetto specifico del profilo psicoattitudinale del candidato:
- Test psicoattitudinali a risposta multipla: verificano le capacità logiche, verbali, numeriche e di astrazione. Sono fondamentali per valutare le competenze cognitive di base e il potenziale intellettivo. Scopri tutti i dettagli nella pagina dedicata ai Test Psicoattitudinali nei Concorsi Militari.
- Questionari di personalità: consentono ai selettori di esaminare i tratti della personalità del candidato, come la stabilità emotiva, la tendenza alla leadership, la cooperatività e la resilienza.
- Test grafici: come il disegno della figura umana, dell’albero o della casa, che offrono una visione indiretta della struttura psicologica profonda del soggetto.
- Colloquio individuale con lo psicologo: è una fase molto importante, in cui viene valutata la coerenza tra i test somministrati e l’espressione verbale del candidato. Si indagano le motivazioni, la maturità, la gestione emotiva e la consapevolezza del ruolo che si intende ricoprire.
- Colloquio con lo psichiatra (se previsto): viene svolto nei casi in cui emergano criticità o elementi dubbi durante le fasi precedenti. Serve a escludere patologie psichiatriche o condizioni incompatibili con il servizio.
Criteri di valutazione e giudizio finale
Al termine degli accertamenti, la commissione multidisciplinare incaricata di valutare i candidati emette un giudizio sintetico che può essere di idoneità o inidoneità. Non viene attribuito un punteggio numerico, ma si utilizza un criterio binario che implica l’inclusione o l’esclusione dal concorso. L’esito viene comunicato ufficialmente e può essere oggetto di riesame o ricorso, qualora il candidato ritenga di essere stato valutato in modo non corretto o arbitrario. In tali casi, è consigliabile rivolgersi a un legale esperto in diritto militare per impugnare il provvedimento di esclusione.
Come prepararsi agli accertamenti attitudinali
Per affrontare con successo gli accertamenti attitudinali, è fondamentale intraprendere una preparazione mirata e consapevole. Ecco alcune buone pratiche:
- Esercitati con test psicoattitudinali a tempo, simili per contenuto e struttura a quelli realmente somministrati nei concorsi militari.
- Consulta le norme tecniche ufficiali per conoscere nel dettaglio le modalità di svolgimento, i criteri e i riferimenti normativi.
- Partecipa a simulazioni e corsi specifici, organizzati da enti e centri di formazione specializzati nella preparazione ai concorsi delle forze armate.
- Sii coerente e autentico: durante i colloqui, è importante mostrare sincerità e al tempo stesso consapevolezza del ruolo militare, con spirito di adattamento e rispetto dell’autorità.
- Evita risposte contraddittorie: nei test di personalità la coerenza interna delle risposte è fondamentale e viene attentamente valutata dai selettori.
- Prenditi cura del tuo equilibrio psicofisico: riposati, alimentati correttamente e affronta le prove con mente lucida e atteggiamento positivo.
Superare con successo gli accertamenti attitudinali è un passaggio fondamentale per accedere all’Arma dei Carabinieri. Non è sufficiente avere una buona preparazione teorica: è essenziale anche possedere un profilo psicologico adeguato, una motivazione autentica e la capacità di operare all’interno di un’organizzazione militare.
Concorsi Carabinieri
Trovi qui le ultime guide sui concorsi nell’Arma dei Carabinieri:
- Concorso Allievi Marescialli Carabinieri Interno 2025: Accertamenti e Prova orale
- Concorso Allievi Vice Brigadieri Carabinieri Interno 2025: Pubblicata la graduatoria finale di merito
- Concorso Allievi Marescialli Carabinieri 2025 – Come studiare per la prova orale e per le prove facoltative
- Concorso Tenenti nel ruolo Tecnico Carabinieri 2025: Esiti della prova scritta, concorrenti ammessi e il calendario
- Concorso Carabinieri 2025: 4.918 posti per allievi civili, militari e bilingui – Studia la banca dati ufficiale
- Concorso Tenenti Forestali Carabinieri 2025 – Esiti prova scritta e convocazioni per le prove fisiche
- Concorso Allievi Marescialli Carabinieri del ruolo ispettori 2025 – Prove orali e Facoltative di lingua straniera
- Concorso Sottotenenti Carabinieri 2025 – Calendario della prova facoltativa di lingua straniera
- Concorso Allievi Ufficiali Carabinieri Accademia – Calendario degli accertamenti e della prova orale
- Concorso Atleti Allievi Carabinieri 2025 – 13 posti a tempo indeterminato con terza media
Buongiorno, sono interessato alla consulenza per la preparazione ai test psico-attitudinali per allievi Carabinieri 2024. In attesa di vs riscontro auguro una buona giornata.
Ciao Marco,
il servizio consulenza non è più attivo.