Se stai partecipando o hai intenzione di partecipare al Concorso Allievi Carabinieri, sicuramente sarai interessato a tutti i consigli utili per affrontare e superare gli Accertamenti Attitudinali.

Il famoso colloquio con lo psicologo, che ritroviamo nelle prove del Concorso Carabinieri, è da sempre una prova che quasi tutti candidati affrontano senza punti di riferimento, senza sapere bene in cosa consiste e come affrontarla.

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Ed è per tale motivo che in questa pagina ti parliamo di cosa sono i Test Attitudinali e come funzionano, per poi fornirti un valido metodo su come prepararsi per affrontarli nel migliore dei modi.

Per scoprire i concorsi ancora aperti banditi dall’Arma dei Carabinieri leggi questa pagina. Per tutte le informazioni sui profili, leggi come entrare nellArma dei Carabinieri.

Tutti i dettagli sugli accertamenti attitudinali

Tutti i dettagli sugli accertamenti attitudinali

Cosa si intende per Accertamenti Attitudinali?

Gli accertamenti attitudinali hanno lo scopo di valutare la personalità e le attitudini del candidato, tramite i test psicoattitudinali.
In breve, tali test consentono di misurare in modo quali-quantitativo alcune caratteristiche o risorse psicologiche che si ritiene siano indicatrici di una attitudine o più, cioè disposizioni personali verso una determinata attività.

A cosa servono i test psicoattitudinali?

Dato che i test attitudinali sono basati su una determinata teoria che mette in relazione una o più risorse psicologica con un comportamento o una condotta, sono impiegati per cercare di predire l’esito di una futura performance tipica di una certa attività.
In breve, i test psicoattitudinali servono a valutare l’idoneità del candidato allo svolgimento dei compiti connessi con l’attività ed il ruolo di Carabiniere.

Come funzionano i test psicoattitudinali

Quali sono i test psicoattitudinali?

La maggior parte dei test psicoattitudinali sono costituiti da questionari in cui è chiesto al candidato di rispondere a domande oppure di indicare il proprio accordo ad affermazioni. Scopri tutti i dettagli nella pagina dedicata ai Test Psicoattitudinali nei Concorsi Militari.

Qual è la differenza tra test con questionari e test in cui indicare l’accordo?

I test per la verifica dell’idoneità psicoattitudinale con questionari vanno a misurare in particolare le capacità cognitive e di problem solving.
I test in cui bisogna indicare quanto si è d’accordo con determinate affermazioni, invece, misurano gli atteggiamenti (in inglese attitude) verso certi temi o situazioni.
Entrambe le tipologie di test sono volte a ricavare indicazioni circa il modo di comportarsi del candidato in particolari situazioni ipotetiche di lavoro.

Come rispondere ad un test psicoattitudinale?

È fondamentale specificare che non ci sono modi giusti o sbagliati per rispondere ai test psicoattitudinali. Dato che i test, basandosi su determinati “tipi” psicologici a cui corrispondono comportamenti tipici, tengono sempre conto di errori di misura che vengono bilanciati da alcuni specifici meccanismi di controllo.

In breve, per svolgere al meglio un test psicoattitudinale è importante:
– prestare attenzione alle indicazioni date, rispettando in modo preciso la consegna;
– chiedere chiarimenti se qualcosa non viene compreso;
– mantenere il più possibile un atteggiamento calmo e rilassato, in modo da non farsi influenzare dall’ansia di prestazione;
– evitare di “ingannare” il test.

In cosa consistono i test psicoattitudinali per il Concorso Allievi Carabinieri?

Come specificato nell’Art. 11 dell’ultimo bando, gli accertamenti attitudinali sono diretti ad accertare l’idoneità del candidato allo svolgimento dei compiti connessi con l’attività propria del ruolo e della qualifica da rivestire.

In particolare, sono articolati in quattro fasi:
a) Protocollo Testologico: somministrazione collettiva di uno o più test, di prestazione tipica, di performance, questionari tesi alla raccolta di informazioni sul candidato in funzione di quanto previsto dal profilo attitudinale di riferimento;
b) valutazione del Protocollo testologico a cura di un Ufficiale psicologo, che redige un’apposita Relazione psicologica sul candidato;
c) intervista attitudinale con un Ufficiale selettore;
d) colloquio collegiale, ovvero fase costitutiva degli accertamenti attitudinali attraverso la quale la commissione, valutate le risultanze emerse nella fase istruttoria e in base agli esiti di un ulteriore colloquio condotto dalla stessa, assumerà le deliberazioni conclusive in merito al possesso dei requisiti attitudinali.

Come è composta la commissione esaminatrice?

Sulla base dell’ultimo concorso bandito, la commissione per gli accertamenti attitudinali sarà composta dal seguente personale dell’Arma dei Carabinieri:
– un Ufficiale di grado non inferiore a Tenente Colonnello, presidente;
– un Ufficiale con qualifica di perito selettore attitudinale e un Ufficiale psicologo, membri, dei quali
il meno elevato in grado o, a parità di grado, il meno anziano svolgerà anche le funzioni di segretario.

Durante lo svolgimento degli accertamenti:
– non possono essere consultati testi o altri supporti anche informatici;
– eventuali apparecchi telefonici e ricetrasmittenti o, comunque, di comunicazione, devono essere
obbligatoriamente spenti.

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Inoltre se hai qualche domanda su questo e/o su altri concorsi chiedi al nostro Concorsando BOT AI.

2 Commenti

  1. Buongiorno, sono interessato alla consulenza per la preparazione ai test psico-attitudinali per allievi Carabinieri 2024. In attesa di vs riscontro auguro una buona giornata.

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