Se hai intenzione di partecipare a un concorso pubblico, le prime abilità che devi sviluppare sono saper consultare la Gazzetta Ufficiale Concorsi ed essere in grado di leggere con cognizione di causa i bandi di concorso contenuti in essa.
A tal fine, nella presente guida analizziamo la struttura, i contenuti e le modalità di pubblicazione della Gazzetta Concorsi, spulciando le diverse tipologie di procedure concorsuali in essa contemplate ed elencando i punti salienti di regola indicati all’interno di un bando di concorso.
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Il tuo concorso prevede la pubblicazione di una banca dati ufficiale?
Scopri subito che cos’è una banca dati ufficiale e come memorizzarla per un Concorso Pubblico.
Infine, se hai bisogno di una guida completa leggi Come partecipare ad un Concorso Pubblico.
Come leggere la Gazzetta Ufficiale Concorsi
La Gazzetta Ufficiale è uno strumento di diffusione, informazione e ufficializzazione dei testi normativi e degli atti pubblici che devono giungere a conoscenza dell’intera comunità.
In termini giuridici, essa è la “fonte di cognizione” per antonomasia, in quanto consultandola la collettività prende conoscenza delle norme a cui è sottoposta.
Per agevolarne la consultazione, la Gazzetta ufficiale è suddivisa in una serie generale a cui sono affiancate altre cinque serie speciali, tra cui la 4ª Serie Speciale – Concorsi ed Esami.
Per Gazzetta Ufficiale Concorsi si intende per l’appunto la 4ª Serie Speciale – Concorsi ed Esami, al cui interno sono pubblicati i bandi di concorso e le comunicazioni riguardanti le procedure concorsuali avviate dalle pubbliche amministrazioni.
La Gazzetta Ufficiale Concorsi viene pubblicata il martedì e il venerdì.
In genere nel tardo pomeriggio.
Il bando è l’atto amministrativo che disciplina i requisiti di ammissione e le modalità di svolgimento di un concorso.
In particolare, il bando contiene:
– i profili per cui è stata attivata la procedura di selezione e il relativo numero di posti;
– requisiti di ammissione necessari per poter partecipare;
– titoli che possono garantire un punteggio aggiuntivo;
– modalità e i termini di presentazione della domanda di partecipazione;
– modalità di svolgimento e criteri di valutazione delle prove previste;
– assunzione dei vincitori.
No, molte informazioni, tra cui la data e il luogo di svolgimento delle prove, vengono comunicate con atti successivi.
Bada bene che non tutti gli atti successivi sono pubblicati in gazzetta, ma la maggior parte di essi sono pubblicati soltanto sul portale dell’amministrazione banditrice (es. elenco dei candidati che hanno superato la prova preselettiva).
Leggere con attenzione il bando rappresenta il primo vero step del concorso.
Commettere un errore nella comprensione delle disposizioni contenute nel bando potrebbe costarti l’esclusione dal concorso.
In particolare, leggere con attenzione un bando significa:
– accertarsi di possedere tutti i requisiti di ammissione indicati, soprattutto età e titolo di studio;
– in caso di possibilità di punteggi aggiuntivi, accertarsi di possedere i titoli richiesti;
– comprendere le modalità di svolgimento del concorso, con eventuali soglie di punteggio delle prove, per non arrivare impreparati agli esami;
– fare attenzione alla data di scadenza di un bando, che solitamente è di 30 giorni dopo la pubblicazione tranne quando diversamente indicato nel bando stesso;
– seguire alla lettera le modalità di presentazione della domanda, dato che errori durante la compilazione sono i principali motivi di esclusione;
– preparare un piano di studi in base alle materie indicate.
Premesso che per poter partecipare a qualsiasi procedura concorsuale è necessario possedere i requisiti di ammissione (es. titolo di studio, età) indicati nel bando, è possibile trovare varie procedure concorsuali, contraddistinte anche dal fatto che ogni concorso può essere aperto a tutti oppure solo ad una specifica categoria d’individui:
– concorso pubblico (o selezione pubblica): è una procedura concorsuale a cui possono partecipare tutti (a patto che si posseggano i requisiti indicati nel bando). Tuttavia, il bando del concorso pubblico può prevedere una quota di posti riservata a una determinata categoria di soggetti (esempio ai dipendenti dell’amministrazione banditrice);
– concorso riservato ai militari: è una procedura concorsuale a cui possono accedere solo i militari (VFP1 – VFP4) in servizio o in congedo;
– concorso interno: si tratta di un concorso riservato al personale già in servizio nell’amministrazione banditrice. Il concorso interno di regola è utilizzato per consentire al personale interno un avanzamento di carriera, ossia il passaggio a una fascia funzionale superiore;
– concorsi categorie protette: sono i concorsi a cui possono partecipare solo i disabili che rientrano nel novero dei soggetti tutelati dalla legge 68/99 (per approfondire leggi Come funzionano i concorsi per la categorie protette);
– selezione pubblica mediante avviamento degli iscritti ai Centri per l’impiego: possono partecipare a tale procedura concorsuale solo gli iscritti ai Centri per l’impiego. Questo tipo di procedura, prevista dall’art. 16 Legge 56/87, può essere utilizzata dalle Pubbliche Amministrazioni per posizioni lavorative che richiedono il solo requisito della scuola dell’obbligo (ossia la licenza media).
Assolutamente no. Prima di chiarire le diverse modalità di selezione, è opportuno tuttavia fare una premessa sulle varie tipologie di prove che un candidato può sostenere in una procedura concorsuale:
– prova preselettiva (o prova preliminare o preselezione): in presenza di un numero elevato di candidati, l’amministrazione banditrice può procedere a una preselezione.
Si tratta di una prova che precede il concorso vero e proprio, infatti il punteggio ottenuto dal candidato in tale prova non sempre ha validità nella formazione della graduatoria.
Rappresenta a tutti gli effetti la prova più selettiva, in quanto consente la prima maggiore scrematura dei candidati.
Nella maggioranza dei casi consiste nella risoluzione di un test con quesiti a risposta multipla (o domande a risposta chiusa), magari estratti da un’apposita banca dati ufficiale (la banca dati è un insieme di quiz) pubblicata di regola 20 giorni prima l’inizio della prova.
Il superamento della prova preselettiva, ossia il raggiungimento della sufficienza, non garantisce al candidato l’accesso alle successive prove d’esame, dato che di regola accedono a quest’ultime solo un numero di candidati pari a 10 volte i posti messi a concorso (c.d quota di sbarramento in entrata).
Più di recente si è scelto di effettuare le preselezioni per titoli, nel senso che in fase preselettiva viene stilata una graduatoria dei titoli posseduti dai candidati (compreso i titoli necessari per accedere al concorso), e poi da in base a tale graduatoria viene individuato un numero di candidati (ad esempio 10 volte i posti messi a concorso) che accenderanno poi alla prova d’esame successiva.
Infine si ricordi che e persone con invalidità uguale o superiore all’80% non sono tenute a sostenere la prova preselettiva eventualmente prevista (art. 20, co. 2-bis, L. 104/1992, aggiunto dal D.L. 90/2014). I concorrenti che chiedono l’esonero dalla preselezione devono produrre una certificazione attestante la percentuale di invalidità posseduta;
– prova scritta: è una prova volta ad accertare la conoscenza teorica delle materie indicate nel bando. Essa può essere composta da:
– domande a risposta chiusa, ossia un test con quiz a risposta multipla (domanda + 3, 4, o 5 alternative di risposta). In alcuni casi è una semplice ripetizione della prova preselettiva, in altri casi la differenza tra preselettiva e prova scritta a risposta chiusa è data dal fatto che nella prima si somministrano quesiti di tipo logico-attitudinale, nella seconda sono proposti test su materie professionali;
– domande a risposta aperta, ossia una serie di domande a cui il candidato deve rispondere attraverso la stesura di “mini-temi”, delle brevi trattazioni che non dovrebbero mai superare i 10/20 righi. Talvolta è la stessa procedura concorsuale che fornisce indicazioni sullo spazio massimo a disposizione per la risposta;
– elaborato scritto, cioè la redazione un tema su uno specifico argomento estratto a sorte in sede d’esame tra quelli precedente scelti dalla Commissione d’esame.
– prova pratica: è volta a vagliare le conoscenze professionali del candidato, ponendolo di fronte a problemi di ordine pratico, ovvero situazioni in cui potrebbe trovarsi nel caso in cui vincesse il concorso. La prova pratica può avere le più svariate forme, a seconda del profilo per il quale si concorre. Può consistere nella:
– redazione di atti (contratti, pareri, verbali, provvedimenti amministrativi, etc);
– scrittura di un codice informatico;
– soluzione di problemi di calcolo o progettazione
– costruzione di un manufatto;
– guida di un automezzo in particolare situazioni, etc.;
– prova orale: la prova orale, al pari di quella scritta, è volta ad accertare la conoscenza teorica delle materie indicate nel bando. Essa prevede anche l’accertamento di competenze informatiche e la verifica della conoscenza di una lingua straniera (di regola l’inglese);
– prova di efficienza fisica (o prova ginnica): tipica prova contenuta nei concorsi nelle forze armate e di polizia, la prova fisica è volta a vagliare le capacità atletiche del candidato.
In merito alle prove è opportuno inoltre evidenziare che:
– le materie oggetto di domande all’interno di ogni singola prova sono indicate nel bando, e fanno ovviamente riferimento al profilo professionale messo a concorso;
– le suddette prove, tranne la prova preselettiva, sono prove d’esame in quanto il punteggio ottenuto in ognuna di esse concorre alla formazione del punteggio finale in graduatoria;
– il superamento di una prova d’esame, ossia il raggiungimento della sufficienza, da al candidato il diritto di sostenere l’eventuale prova d’esame successiva. In pratica, non c’è una quota di sbarramento tra prove d’esame successive (passano alla prova successiva tutti coloro che hanno raggiunto la sufficienza).
Infine, alle varie prove d’esame si aggiungono:
– accertamenti psico-fisici, che consistono in una visita medica generale volta ad accertare l’idoneità dello stato di salute del candidato, in funzione anche delle mansioni che dovrà svolgere;
– accertamenti attitudinali: costituiti da test di personalità volti a vagliare l’idoneità psicologica del candidato (un soggetto instabile mentalmente non può certo diventare un poliziotto).
Un eventuale giudizio di NON idoneità anche in uno solo dei suddetti accertamenti comporta l’esclusione del candidato dalla procedura concorsuale.
Premesso tutto ciò, va detto che, a seconda del modo in cui avviene la selezione dei candidati, si opera una distinzione tra:
– concorso per soli esami: in tale procedura arrivano in graduatoria finale i candidati che, oltre ad aver superato l’eventuale prova preselettiva, hanno raggiunto la sufficienza in tutte le prove d’esame. Il punteggio finale ottenuto dal candidato in graduatoria è dato solo dalla somma dei punteggi ottenuti nelle prove d’esame (ricorda che il punteggio ottenuto nella prova preselettiva non è considerato nel calcolo del punteggio finale), con la conseguenza che gli eventuali titoli aggiuntivi posseduti dal candidato sono totalmente ininfluenti ai fini del computo del punteggio finale;
– concorso per soli titoli (detto anche avviso pubblico): in tale procedura non sono previste prove d’esame, al massimo solo un’eventuale prova preselettiva, in quanto tutti coloro che inoltrano la domanda (avendone i requisiti) entrato di default (salvo superare l’eventuale prova preselettiva) nella graduatoria finale. Il punteggio finale in graduatoria è dato dalla somma dei punteggi che la commissione ha dato ai titoli che il candidato possiede. I titoli possono essere “di servizio” (attività già svolta presso amministrazioni pubbliche) oppure di altra tipologia (titoli di studio, pubblicazioni, appartenenza a specifiche categorie ecc.);
– concorso per titoli ed esami: è la procedura più comune. In essa il punteggio finale in graduatoria è dato dalla somma dei punteggi ottenuti nelle prove di esame (ricorda la prova preselettiva non è una prova d’esame) e quelli che sono stati attribuiti dalla commissione ai titoli posseduti dal candidato;
– corso-concorso (o concorso-corso): tale procedura affianca alla selezione iniziale un tirocinio formativo, al termine del quale il candidato dovrà superare un esame d’idoneità. Il numero degli ammessi al corso è generalmente superiore a quello dei posti banditi allo scopo di coprire eventuali abbandoni durante lo svolgimento del periodo di formazione;
– selezione mediante lo svolgimento di prove volte all’accertamento della professionalità richiesta: in tale tipo di procedura il candidato devo solo sostenere una prova pratica. Ad esempio la seleziona pubblica mediante avviamento degli iscritti ai Centri per l’impiego può essere di tale natura.
Nella gazzetta ufficiale sono contemplati oltre i concorsi anche gli avvisi di mobilità, che molto spesso, sopratutto gli enti locali, pubblicano prima di bandire un concorso.
Con l’avviso di mobilità l’ente si dichiara disponibile ad assumere dipendenti pubblici che già svolgono, presso altri enti, la stessa mansione richiesta dall’avviso e sono disponibili a trasferirsi. Ad esempio un Comune che necessita di un agente di polizia municipale potrebbe assumere un vigile che già opera in un altro Comune e ha intenzione di spostarsi (magari perché più vicino alla propria famiglia).
Non si tratta, quindi, di concorsi, ma di “inviti” a trasferirsi rivolti a soggetti che già operano nelle amministrazioni pubbliche.
Se dopo un determinato periodo di tempo, solitamente 30 giorni, non sono stati ricoperti tutti i profili ricercati tramite l’avviso di mobilità, l’ente può decidere di bandire un concorso e quindi assumere chi non è già dipendente pubblico.
Per agevolarne la consultazione la Gazzetta Ufficiale Concorsi è suddivisa nelle seguenti sezioni:
– organi costituzionali;
– amministrazioni centrali;
– enti pubblici statali;
– università e altri istituti d’istruzione;
– enti locali;
– aziende sanitarie locali e altre istituzioni sanitarie;
– altri enti.
All’interno di ognuna delle sezioni troverai:
– i bandi di concorso;
– gli avvisi di mobilità;
– le rettifiche ai bandi;
– le graduatorie finali.
Vi è poi la sezione finale dei “diari e avvisi” all’interno della quale sono contenuti:
– gli eventuali rinvii;
– i calendari delle prove;
– le banche dati ufficiali.
I concorsi banditi dal:
– Presidenza della Repubblica
– Senato della Repubblica;
– Camera dei deputati;
– Consiglio Superiore della Magistratura.
Nella sezione Amministrazioni Centrali sono pubblicati i concorsi indetti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai vari Ministeri.
È considerata la sezione più importante perché normalmente ci sono i concorsi che hanno maggiore rilevanza.
Al riguardo ricorda che la Presidenza del Consiglio o un Ministero affida la gestione del concorso alla Commissione Ripam, il relativo bando comparirà nella sezione “Altri enti”.
La sezione Enti Pubblici Statali raccoglie bandi di numerosi enti che fanno parte della pubblica amministrazione indiretta (es. INPS, INAIL e CNR).
Quella denominata “Università e altri Istituti di Istruzione” è la sezione in cui vengono inclusi bandi per posti di docenti e ricercatori universitari, raramente sono riportati anche concorsi per personale amministrativo da impiegare presso questi stessi enti.
Nella sezione enti locali comprende tutti concorsi banditi da Comuni, Unioni di Comuni, Province, Città Metropolitane e Regioni.
In questa sezione tra l’altro torvi anche i concorsi per diventare vigile urbano.
Questa è la sezione che include i bandi delle ASL e delle Aziende ospedaliere.
I profili maggiormente richiesti sono quelli di infermieri e OSS.
Per la partecipazione ad un concorso pubblico sono spesso necessari SPID e PEC.
Lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, è un servizio sempre più richiesto per la partecipazione ai Concorsi Pubblici. Se non sai come ottenerlo, leggi subito la nostra guida.
Attivare la PEC con SoluzioniPEC è molto semplice e veloce, dato che il gestore garantisce l’attivazione della casella PEC entro e non oltre 30 minuti.
Per scoprire come attivare una casella di Posta Elettronica Certificata usufruendo del codice promozionale di Concorsando.it leggi la nostra guida alla PEC per Concorsi Pubblici.
Nella sezione altri enti, si trovano i bandi di numerosi enti, agenzie, istituti, ordini professionali, non rientranti nelle precedenti sezioni,
Ti ricordiamo che in tale sezione trovi tutti i concorsi gestiti dalla Commissione Ripam.
Semplice ti basta attivare il nostro servizio di notifica dei concorsi pubblici, grazie al quale riceverai notifiche periodiche in merito alla pubblicazione di concorsi che rientrano nei settori che ti interessano.
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